Gelato al fagiolo, una novità assoluta. Lo fanno in Toscana e a Parigi ne vanno pazzi.
La fantasia non ha mai fine e decisamente in cucina raggiunge il suo apice. Basta sperimentare e fare prove su prove, per trovare la perfetta alchimia fra gli ingredienti.
Così, come novelli Archimede, adesso possiamo festeggiare una nuova scoperta. Parliamo di un’innovazione dolciaria che arriva dalla Regione Toscana, che non è solo ricca di bellezze architettoniche, ma anche di eccellente cibo. Certo, però, nessuno si aspettava che venisse prodotto anche un gelato al gusto fagiolo...
Ad aprire la pista è stato quello ai piselli, poi quello al basilico, che dona un senso di freschezza. Tutto ciò ci fa capire che in cucina la separazione netta tra dolce e salato non c’è più. Molti chef di alta cucina, infatti, hanno iniziato a inserire cioccolato fondente in filetti di carne o cremosi risotti. E che dire della Nutella coi crackers?
Tornando al gelato al fagiolo, sappiate che è buonissimo e che, anche dal punto di vista estetico, che ha sempre la sua importanza, è davvero una chicca. La copertura è bella croccante ed è composta da cioccolato. E già qui i più golosi inizieranno di certo ad esultare. Pure lo stecco è commestibile, della serie che non si butta via nulla.
Il nuovo gelato al fagiolo può essere definito come una sorta di Magnum proteico, e sta iniziando a conquistare pian piano la splendida città di Parigi.
Oltre ad essere, per l’appunto, una fonte proteica del tutto sostenibile, contiene pure fibre e vitamine. Insomma, a conti fatti, sarebbe più di un accattivante snack o dolcetto di fine pasto. A parlarcene meglio e nel dettaglio di questa clamorosa e accattivante scoperta è Il Gambero Rosso.
L’idea alla base di questo gelato è venuta a 5 studenti di soli 20 anni che vivono in Toscana. Sono partiti da Grosseto per raggiungere il Salon International De L’Alimention di Parigi, e lo hanno fatto con il preciso scopo di presentare il loro gelato al fagiolo. Il nome scelto? È tutto un programma: Legum_ato.
A seguire i ragazzi nel progetto è stato il professore di ingegneria agraria Alessio Capelli. A coadiuvarlo, in questo lavoro, anche il professore di marketing Renato Nesi. E con quest’ultimo il gruppo si è dedicato anche al packaging, ovvero una box che contiene tre coppie di gelati in una carta a base di semi, che può essere piantata nel terreno per far germogliare delle piante. Dunque si tratta anche di un progetto ecologico e anti-spreco.
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