Nel cuore del Lazio sorge un antichissimo borgo con un affascinante villaggio neolitico. Uno spettacolo unico.
Siamo abituati a pensare al Lazio solo in funzione di Roma, ma questa Regione comprende anche tanti altri interessanti luoghi da visitare.
Per esempio, in provincia di Frosinone l’antica Anagni, interessante cittadina medievale. O la rinomata Sperlonga, in provincia di Latina, meta balneare di turisti. E che dire di Viterbo, con il suo medievale centro storico tra i meglio conservati?
Quindi, non solo la Capitale della nostra bella Italia, ma tanti altri interessanti borghi e cittadine: questo nasconde il Lazio.
Come quello che vogliamo proporti. Una visita in questo antico borgo ti lascerà senza fiato, qui si nasconde addirittura un antichissimo villaggio neolitico.
Il borgo di cui vogliamo parlarti si trova sempre nella provincia di Roma. Appena 20mila abitanti circa, a 185 metri di altezza su un promontorio dei Monti Sabatini sorge un borgo lacustre sulle sponde del Lago di Bracciano. Sembra che le sue origini risalgano al I o II secolo a.C. anche se nel Cinquecento il paese è stato completamente rifatto. Conserva comunque la sua struttura medievale di case addossate e ambienti sovrapposti.
Per accedere al paese un tempo si utilizzava una porta realizzata nel 1500 e ancora oggi visibile, sormontata da un orologio e inserita nel bastione di un torrione medievale. Questo oggi ospita l’interessante Museo della Civiltà Contadina e della cultura popolare. Tantissimi sono comunque gli edifici storici e ricchi di interesse. Come la Sorgente Claudia, acqua effervescente naturale, dove si possono ammirare ancora i resti dell’antico stabilimento costruito in epoca romana.
Stiamo parlando di Anguillara Sabazia, che pare debba il suo nome alla villa ad angolo – angularia, quindi – di una ricca patrizia di nome Rutilia Polla. In seguito all’Unità d’Italia è stato aggiunto il termine Sabazia per distinguerla da Anguillara Veneta, che si trova in provincia di Padova. E non è bello solo il borgo che si vede, ma anche ciò che non si può vedere: sotto il Lago di Bracciano è stato rinvenuto un antichissimo villaggio neolitico che risale a circa 8000 anni fa. Scavi subacquei hanno permesso di recuperare reperti antichissimi come cinque piroghe – piccole imbarcazioni simili a canoe – scavate ognuna in un unico tronco di quercia. La più grande è lunga ben 10 metri e mezzo.
Il villaggio sommerso è formato da costruzioni di forma rettangolare con pavimenti di foglie e cannucce e pareti e tetto di tronchi. Tra queste, una capanna evidentemente usata per il culto, con un pozzo votivo. Al suo interno vasellame decorato e una statuina che rappresenta la Grande Madre, divinità femminile primordiale.
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