Interventi Ciclovia a Marina di Massa: il Sindaco Persiani riceve gli avvertimenti da Legambiente e Italia Nostra
Il sindaco Francesco Persiani ha ricevuto una lettera aperta dalle sezioni di Massa-Montignoso di Legambiente e Italia Nostra in merito alle modifiche alla ciclovia.
Prosegue anche nel 2025 il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale di Massa e le associazioni ambientaliste Legambiente e Italia Nostra in merito al progetto della Ciclovia Tirrenica a Marina di Massa.
Ed ecco un breve background sui lavori in calendario: il Piano dell’Arenile e della pista ciclabile (Paav) prevede la realizzazione di una ciclovia lungo la costa tirrenica, con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile e, al contempo, anche la salvaguardia ambientale.
Nonostante gli obiettivi lodevoli, tuttavia, le recenti modifiche proposte al tracciato originale hanno sollevato numerosi dubbi in merito alla sicurezza e all’efficacia del progetto, riserve che si sono tradotte nell’invio di una lettera aperta al primo cittadino di Massa firmata dalle sezioni locali di Legambiente e Italia Nostra.
Ecco il contenuto della missiva stilata dalle due associazioni.
Le lettera di Legambiente e Italia Nostra
Nella sollecita richiesta di confronto, Legambiente e Italia Nostra hanno sottolineato che, se le modifiche proposte venissero effettivamente attuate, il tratto di ciclovia a Marina di Massa finirebbe per diventare uno dei più pericolosi dell’intero percorso.
Entrambe le associazioni hanno infatti asserito che lo spostamento del tracciato dal lato mare al lato monte, specialmente nel tratto tra piazza Bad Kissingen e via Casola, comporterebbe gravi rischi per i pedoni e i ciclisti che vi transitano. Questo cambiamento richiederebbe infatti l’attraversamento di ben quattordici strade, eventualità che aumenterà inevitabilmente la possibilità di incidenti nel segmento critico. Legambiente e Italia Nostra hanno inoltre criticato la logistica alla base di queste modifiche, affermando che il tracciato a lato mare è stato originariamente scelto per ragioni di sicurezza e praticità. In effetti, gli automobilisti che circolano negli stabilimenti balneari devono comunque rallentare, sia all’ingresso che in uscita, in modo da non rappresentare un pericolo per i pedoni.
Le preoccupazioni ambientali
Al di là dei potenziali problemi legati alla sicurezza degli utenti della ciclovia, Legambiente e Italia Nostra hanno anche espresso delle forti riserve in merito alla tutela dell’ecosistema nel territorio.
Infatti, nonostante il Paav abbia previsto delle operazioni di salvaguardia ambientale nella zona di Ronchi-Poveromo, come la protezione delle dune costiere e la creazione di percorsi verdi, l’inserimento della ciclovia nella zona delle colonie richiederebbe ulteriori interventi antierosione. Questi ultimi, secondo le due associazioni, potrebbero sortire un impatto negativo sull’ambiente, ed entrambe si augurano che l’amministrazione di Massa riconsideri le modifiche al tracciato, mantenendo i lavori sul lato mare.