Ritornano le Zone Rosse in Italia: la comunicazione dell’ultima ora | Il Ministero dell’Interno non ha potuto fare altrimenti
Brutto momento per l’Italia: ritornano le Zone Rosse. L’improvvisa decisione del Ministero dell’Interno ha spiazzato tutti.
Tornano le Zone Rosse, così ha deciso il Ministero dell’Interno. E la mente va subito al periodo più brutto vissuto negli ultimi tempi.
Tutti ricordiamo il terribile momento del Covid-19, quando siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa per cercare di arrestare la pandemia che ci ha colpiti nel 2020.
I morti, i contagi, lo stato di allerta. I Militari per strada a controllare perché sei uscito, dove stai andando e se sei giustificato a farlo. Un momento orribile, come detto. E poi le Zone Rosse, quelle dove il rischio era più alto e le restrizioni più severe.
Oggi si torna a parlare di queste ultime, e la preoccupazione dei cittadini inizia a farsi sentire. Ma cosa sta succedendo?
Zone Rosse in Italia: cosa succede
Le Zone Rosse in Italia non sono una novità. Ma pensavamo di essercele lasciate alle spalle, come alle spalle doveva essere uno dei momenti più bui degli ultimi anni. Chi l’ha vissuto lo sa: resta indelebile il ricordo di un periodo in cui avevamo perso il sorriso. In cui era vietato abbracciarsi, baciarsi, stare assieme in compagnia. E la solitudine di alcuni, che non avevano nessuno con cui condividere la “segregazione” forzata, è stata in alcuni casi deleteria. Non ha fatto che accentuare la tristezza già provata.
Ma anche questo è passato, e piano piano abbiamo cercato di ritornare alle nostre vite, alla quotidianità. Alla solita routine, andando a lavorare, uscendo, e ritrovandosi con gli amici. Per questo sentire parlare nuovamente di Zone Rosse fa paura.
La decisione del Ministero dell’Interno
La decisione del Ministero dell’Interno, nella figura del Ministro Matteo Piantedosi, non riguarda però il rischio contagi, ma un altro genere di rischi. Come si legge sul sito del Ministero interno.gov.it, è stata inviata una direttiva ai Prefetti “per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento”.
Zone rosse in cui “garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini”. E cercare di arginare il fenomeno sempre più diffuso della micro criminalità che affligge tantissime aree urbane, sia grandi che piccole. E che rende di fatto i centri abitati pericolosi per la gente comune. Un modo per restituire agli italiani le loro città.