Casalinghe, ora devi sborsare questi soldi per prenderti cura della tua casa: è obbligatorio | Chi ha quest’eta non ha scampo

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Casalinga (foto di @nomundodejr Jr. da Pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Scegliere di fare le casalinghe oggi non è più gratuito: devi pagare una certa somma anche per prenderti cura della tua stessa casa.

C’è chi lo fa per scelta, perché ha piacere a rimanere a casa a prendersi cura del nido e dei familiari. E chi lo fa perché non ha trovato lavoro.

Essere casalinga – parliamo al femminile per praticità, ma oggi non sono solo le donne a farlo – può essere un piacere o una conseguenza.

Fatto sta che, se da tempo qualcuno auspica un vero e proprio stipendio per chi si occupa della casa, da oggi accade esattamente il contrario. Dovremo pagare per farlo.

Scatta l’obbligo per le casalinghe di sborsare una certa somma per occuparsi della loro casa. Scopriamo perché e cosa succede.

Casalinghe: da oggi devono pagare

Che il mestiere della casalinga sia tra i più duri è fuori discussione. Perché, a voler essere obiettivi, racchiude molti lavori. Chi si occupa della casa e della famiglia fa la colf, la lavandaia, la cuoca, aiuto-compiti, servizio taxi, sarta e anche amministratore, oltre a tantissime altre incombenze. Una vita movimentata, alla faccia di chi pensa che la casalinga non faccia nulla e passi il suo tempo – “fortunella!” – seduta sul sofà.

Non è affatto così, appunto. Per questo spesso alcuni sollevano la questione retribuzione. Sarebbe una cosa giusta che tutto questo lavoro fosse retribuito; al momento però una simile riforma sembra molto lontana. In compenso, si è deciso che saranno le casalinghe a dover pagare.

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Una casalinga (Foto di Victoria da Pixabay) – lagazzettadimassaecarrara.it

È obbligatorio sborsare questa somma

Per chi non lo sapesse, per le casalinghe è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa contro gli infortuni in ambito domestico. Questo obbligo riguarda tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni che si occupano della propria casa e dei familiari in modo esclusivo. La cifra è esigua, sono appena 24 euro annuali, da versare all’Inail attraverso il sito dedicato. In caso di reddito complessivo lordo al di sotto di 4.648,11 euro annui o di  9.296,22 euro annui in tutto il nucleo familiare, essa sarà a carico dello Stato.

Sembra strano, ma sono tantissimi gli infortuni che possono incorrere durante le faccende domestiche. I premi corrisposti, come riporta brocardi.it, sono di “una prestazione una tantum, rivalutabile, corrispondente a 337,41 euro” in caso di inabilità permanente tra il  6% e il 15%. Mentre uguale o superiore al  16% si può arrivare alla cifra di 1.454 euro mensili a seconda dell’invalidità. In caso di invalidità totale si “avrà diritto anche all’assegno per l’assistenza personale continuativa, corrispondente a 632,94 euro mensili”.