Banche, quali sono le più sicure dagli attacchi hacker: chi ha i soldi qui dorme su 8 guanciali
Allarme attacchi informatici alle banche, ma alcune sono più sicure e protette di altre. I clienti possono stare tranquilli: i loro soldi sono in una botte di ferro.
Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di sicurezza informatica e attacchi hacker. Che vanno dal privato cittadino a enti, società e grosse imprese.
Il fine è sempre lo stesso: rubare dati sensibili per usarli poi a fini di lucro, ovvero appropriarsi dei soldi degli (spesso ignari) truffati.
Le truffe possono avvenire in diversi modi, ma mentre con i privati è relativamente semplice accorgersene in tempo facendo un po’ di attenzione, il discorso cambia con le attività come banche e simili.
Verso i privati, infatti, i truffatori agiscono con l’invio di email false o messaggi contenenti link che invitano a inserire i propri dati, spacciandosi per un sito sicuro. Mentre ad agire più “professionalmente” sono dei veri e propri hacker, che si introducono nei sistemi informatici del loro obiettivo aggirando la sicurezza. E quando ad essere colpite sono le banche, il rischio è ancora maggiore.
Banche: le più sicure dagli attacchi hacker
Gli attacchi informatici che avvengono sempre più frequentemente ai danni delle banche possono avere gravi ripercussioni per un numero imprecisato di persone, anche a livello globale. Gli hacker che agiscono in questo modo sono in genere dei veri gruppo organizzati e specializzati, che mirano ad accedere alle informazioni riservate in modo da potere rubare i fondi disponibili, e spesso causare disservizi.
Questo può avere diverse conseguenze. Oltre infatti alla perdita dei dati personali dei clienti e di tutte le informazioni sensibili a loro associate, l’attacco va a minare il rapporto di fiducia tra gli utenti e l’istituto colpito. Senza contare i fondi sottratti, che in rari casi possono addirittura portare la stessa banca all’insolvenza. Ma ci sono delle banche più sicure di altre?
I clienti possono stare tranquilli
Come riporta wallstreetitalia.com, solo negli ultimi 20 anni gli attacchi informatici che hanno colpito il settore finanziario a livello globale ammontano a circa 20mila, “causando perdite dirette per 12 miliardi di dollari alle imprese finanziarie. Dal 2020, le perdite dirette sono state stimate in 2,5 miliardi di dollari”.
E le banche come possono difendersi? Investendo in tecnologie di cybersecurity e tenendole sempre aggiornate. E collaborare con altre istituzioni, in modo da potersi scambiare informazioni sulle minacce emergenti e accordarsi su normative più rigorose in materia. E soprattutto, creare un rapporto di collaborazione e scambio anche con i clienti. Le banche più sicure sono quelle che mettono in atto tutte le strategie possibili per salvaguardare gli interessi dei loro utenti. Il tuo istituto lo fa?