Legna per il camino, tutti sbagliano sempre a sceglierla: mai usare questa | Gli esperti lo sanno ma chi te la vende prova sempre a fregarti

Camino

Camino- Foto di s-wloczyk2 da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Anche la legna da utilizzare per il camino va scelta attentamente: ecco quali sono i tipi che rappresentano un pericolo per la salute e quali, invece, possono essere utilizzati per riscaldarsi.

Il camino rappresenta una fonte di calore accogliente e tradizionale utilizzata per riscaldare gli ambienti domestici durante l’inverno, grazie alla legna che viene arsa al suo interno.

Non tutti i tipi di albero da cui viene ricavata la legna sono, però, adatti ad essere utilizzati come combustibile domestico: alcuni possono risultare pericolosi per la salute e compromettere il funzionamento del camino stesso.

Spesso i rivenditori non sono disponibili a fornire informazioni accurate, e preferiscono proporre legna non idonea pur di ottenere ricavi maggiori.

Per evitare problemi, è quindi fondamentale conoscere i tipi di legno da non bruciare e optare per quelli più sicuri ed efficienti: ecco quali sono le tipologie da evitare assolutamente.

I legni da evitare per la combustione: rischi per la salute e l’ambiente

Prima di tutto è fondamentale sapere che bruciare legno trattato chimicamente, come quello proveniente da mobili dismessi o scarti industriali, è altamente pericoloso. Le vernici e i solventi rilasciati durante la combustione emettono fumi tossici che possono causare problemi respiratori e inquinare l’ambiente domestico. Anche il legno trattato con pesticidi, che viene spesso usato in ambito agricolo, rientra tra le tipologie da evitare, poiché bruciandolo rilascia sostanze nocive.

Uno degli errori più comuni consiste nell’utilizzare legni resinosi come pino, abete e larice. La resina contenuta nel legno di questi alberi produce un fumo denso che favorisce l’accumulo di creosoto nelle canne fumarie e aumenta conseguenzialmente il rischio di incendi. Non bisogna poi dimenticare che la combustione di legno umido o verde, appena tagliato, genera molta fuliggine e riduce l’efficienza del camino. Anche tipi di legni come il castagno e il tiglio sono sconsigliati: il primo emette odori sgradevoli e fumo eccessivo, mentre il secondo non garantisce un fuoco durevole. Infine bisogna evitare la legna di fico, che presenta entrambi i difetti: poca capacità di riscaldare e molto fumo tossico prodotto durante la combustione.

Legna
Legna che arde nel camino- Foto di José Cláudio Guimarães JCGuimaraes da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Le migliori opzioni di legna da ardere per un camino sicuro ed efficiente

La legna migliore da ardere è quella proveniente dal taglio di faggio e quercia. Questi materiali offrono un’eccellente resa calorica e producono una fiamma stabile senza generare fumi nocivi. Il faggio è particolarmente apprezzato per la sua combustione pulita, mentre la quercia garantisce calore prolungato. Tra le migliori opzioni c’è anche il frassino, poiché si accende facilmente e non emette sostanze dannose.

Altre scelte valide sono rappresentate dall’acero, che produce un calore uniforme, e dalla betulla, che si distingue per la sua rapidità di accensione. Per preservare l’efficienza del camino nel tempo ed evitare problemi legati alla manutenzione delle canne fumarie è importante optare per legna ben stagionata, che presenta un tasso di umidità inferiore al 20%.