Decreto Salva Casa, finalmente c’è la svolta: chi ha un abuso edilizio deve fare questa domanda | Addio preoccupazioni inutili

Progetto edilizio

Progetto edilizio- Foto di Annette da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Grazie al Decreto Salva Casa è possibile sanare gli abusi edilizi relativi alla propria abitazione: ecco cosa dicono le nuove regole per la sanatoria e la tutela del territorio.

Si va verso un importante cambio di passo nella gestione degli abusi edilizi in Italia, grazie all’introduzione della Legge n. 105/2024, che converte il Decreto Legge n. 69/2024, meglio noto come Decreto Salva Casa.

L’obiettivo principale di questo nuovo quadro normativo recentemente approvato è quello di agevolare le procedure di sanatoria e regolamentare i cambi di destinazione d’uso degli immobili.

Si tratta di un’evoluzione legislativa pensata per rispondere alle diverse esigenze palesate dai cittadini italiani, anche se si è abbastanza lontani dalla piena applicazione delle regole previste.

Per fare chiarezza in particolare sul Testo Unico Edilizia è intervenuto il Consiglio di Stato: con la sentenza n. 10000 dell’11 dicembre 2024 sono stati stabiliti nuovi parametri per sanare opere abusive e sono stati delimitati i confini delle demolizioni.

Nuove norme edilizie: perché e quando le ordinanze di demolizione sono atti vincolanti?

Una delle questioni centrali emerse a proposito delle nuove norme edilizie riguarda la natura delle ordinanze di demolizione. Il Consiglio di Stato ha voluto ribadire che le ordinanze sono atti vincolanti e vanno eseguiti obbligatoriamente, indipendentemente dal periodo in cui l’abuso è stato commesso o dal fatto che il proprietario attuale non ne sia il responsabile diretto. Le ordinanze di demolizione, infatti, mirano a ripristinare la legalità urbanistica: secondo il principio sancito dall’Adunanza Plenaria nel 2017, la necessità di eliminare l’abuso basta come motivazione valida per ordinare la demolizione di un edificio e l’obbligo persiste anche dopo molti anni.

Bisogna poi considerare la possibilità di sanatoria per il cambio di destinazione d’uso, come nel caso delle trasformazioni di locali cantina a spazi abitativi. In questo caso, il proprietario deve dimostrare che l’opera rispettava il piano urbanistico in vigore sia al momento della sua realizzazione sia al momento della richiesta di sanatoria.

Costruzione casa
Costruzione casa- Foto di Ralph da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Opere abusive: chi non potrà usufruire del Decreto Salva Casa

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda i vincoli paesaggistici: il Decreto Salva Casa non consente, infatti, la sanatoria di opere che li violano. Impossibile approvare il condono, quindi, laddove le modifiche apportate, come l’ampliamento volumetrico e la costruzione di nuovi spazi, risultino incompatibili con il piano regolatore della zona.

Se ne deduce che non tutte le opere abusive potranno ricorrere al Decreto Salva Casa, soprattutto nel caso in cui comportino un cambiamento significativo nella destinazione d’uso o nel caso si ravvisi la violazione delle norme di tutela ambientale e paesaggistica.