Ma quale arance: mangia questi alimenti per assumere la vitamina C | Tutti i bravi nutrizionisti te lo dicono
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Vitamina C (Adobe-stock) - Lagazzettadimassaecarrara.it
Hai sempre pensato che l’arancia fosse la regina indiscussa della vitamina C? Preparati a ribaltare completamente questa idea.
Da anni sentiamo ripetere come un mantra che gli agrumi siano la fonte inesauribile di questo prezioso nutriente, ma la realtà è ben diversa.
È ora di sfatare questo mito e di scoprire un mondo di sapori e colori in grado di soddisfare il tuo fabbisogno di vitamina C in modo ancora più efficace.
Ci sono infatti alimenti che contengono più vitamina C di un’arancia e che probabilmente non hai mai considerato.
Alimenti che rafforzano il sistema immunitario, proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi e favoriscono l’assorbimento del ferro. Scopri subito quali sono.
Vai a farne scorta
La vitamina C è fondamentale per il nostro organismo, ma spesso sottovalutiamo l’importanza di assumerla in quantità adeguate. Tutti sappiamo che è importante, ma quanto conosciamo il perché? Da sempre associata alle arance, questa vitamina svolge un ruolo cruciale nel rafforzare le nostre difese immunitarie, proteggere le cellule dai danni e favorire l’assorbimento del ferro. Ma è vero che le arance sono l’unica fonte di vitamina C? Il biologo-nutrizionista Simone Gabrielli ha fatto chiarezza su quali sono le verità e i falsi miti che circondano questo prezioso nutriente.
Le arance, da sempre associate alla vitamina C, non sono l’unica, né necessariamente la migliore, fonte di questo prezioso nutriente. Frutti come il kiwi, ad esempio, ne contengono quantità talmente elevate che bastano un paio di esemplari per soddisfare il fabbisogno giornaliero medio. Ma la vitamina C non si trova solo nella frutta: molte verdure, come i peperoni, sono altrettanto ricche di questa vitamina. Attenzione però: la cottura può ridurre significativamente il contenuto di vitamina C, quindi è preferibile consumare questi alimenti crudi o poco cotti.
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Falsi miti sulla vitamina C
Spesso si crede che la vitamina C nella spremuta d’arancia sia come un palloncino pronto a sgonfiarsi al primo soffio d’aria. In realtà, come spiega Simone Gabrielli, la sua degradazione è un processo molto più lento e graduale. È come osservare una mela maturare: cambia nel tempo, ma non in un batter d’occhio.
O ancora, si pensa che l’assunzione di vitamina C prevenga il raffreddore, ma in verità non è in grado di prevenire il contagio da virus influenzali o da altri patogeni responsabili del raffreddore. Ciò che la vitamina C può influenzare positivamente è la durata e l’intensità dei sintomi. Un’assunzione costante di questa vitamina contribuisce a mantenere un sistema immunitario robusto, il quale, a sua volta, è in grado di rispondere in modo più efficace alle infezioni.