Febbraio inizia col botto: in questa lista ci sono i cittadini fortunati | Lo Stato ti manda soldi in più sul conto corrente
Febbraio si preannuncia un mese ricco di novità per le tasche degli italiani. Ma chi sono i fortunati destinatari di questi aiuti?
Lo Stato ha messo in campo una serie di misure a sostegno dei cittadini, erogando bonus e contributi che potrebbero fare la differenza nel tuo bilancio familiare.
Pensionati, lavoratori dipendenti, famiglie con figli, giovani under 35, disoccupati: le categorie interessate sono molteplici.
Potresti avere diritto a un bonus per l’affitto, a un contributo per l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica superiore, o magari a un sostegno per ristrutturare la tua casa.
Sei curioso di scoprire se anche tu rientri tra i beneficiari? Non perdere tempo e scoprilo subito.
Un mese fortunato per molti
Molti pensionati italiani si sono trovati spiazzati all’arrivo del nuovo anno, scoprendo che gli importi delle pensioni indicati sui cedolini di gennaio 2025 non corrispondevano alle aspettative. Nonostante le promesse di aumenti, molti hanno riscontrato importi inferiori o addirittura invariati. L’INPS ha chiarito che gli aumenti pensionistici previsti per gennaio sono stati in realtà anticipati rispetto alla tabella di marcia. Tuttavia, si tratta di una rivalutazione temporanea, basata sulle stime dell’inflazione.
Nonostante le attese per gli aumenti pensionistici, i cedolini di gennaio 2025 hanno dunque riservato brutte sorprese ai pensionati, poiché gli importi indicati, infatti, non riflettono gli incrementi sperati. Diverse sono le ragioni di questa situazione: innanzitutto è bene ricordare che alcune prestazioni accessorie alla pensione, come gli assegni straordinari o l’APE sociale, non sono soggette alle stesse regole di rivalutazione delle pensioni ordinarie. Inoltre, a partire dal 2025, i pensionati residenti all’estero con un assegno superiore al minimo Inps non beneficeranno più della rivalutazione automatica.
Cosa succederà a febbraio
L’aumento delle pensioni previsto per gennaio è stato calcolato quindi sulla base di una stima provvisoria dell’inflazione, pari allo 0,8%. Questo significa che l’importo dell’aumento potrebbe essere soggetto a variazioni in base all’inflazione effettiva rilevata alla fine dell’anno. In caso di discrepanza tra l’inflazione stimata e quella reale, i pensionati avranno diritto a un conguaglio perequativo, ovvero a una somma aggiuntiva per compensare la differenza. Questo conguaglio sarà erogato con il cedolino di febbraio 2025.
Nonostante l’INPS abbia anticipato una parte degli aumenti pensionistici, molti pensionati sono rimasti delusi dagli importi percepiti a gennaio. Per tutelare i pensionati con redditi più bassi, la legge ha previsto un meccanismo di rateizzazione per i debiti derivanti dal ricalcolo delle pensioni. In particolare, i pensionati con un reddito annuo fino a 18.000 euro che si trovino a dover restituire all’INPS una somma superiore a 100 euro potranno dilazionare il pagamento in undici rate mensili, da gennaio a novembre 2025. Questa soluzione permette di spalmare nel tempo l’impatto economico del conguaglio negativo, evitando così di gravare eccessivamente sul bilancio familiare dei pensionati meno abbienti.