Assegno di inclusione, d’ora in poi non ti arriva neanche un euro: l’Inps se li trattiene senza questo passaggio

Banconote da 50 euro

Banconote da 50 euro- Foto di M. H. da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Per richiedere l’assegno di inclusione bisogna seguire attentamente tutti i passaggi di questa procedura fondamentale: commettere un errore rischia di vanificare il processo e porta al blocco del beneficio.

L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari italiani che si trovano in condizioni di difficoltà e che soddisfano determinati requisiti.

Per ottenere il beneficio non basta semplicemente farne richiesta, ma bisogna rispettare una serie di passaggi obbligatori, senza i quali l’erogazione viene sospesa o addirittura revocata.

La procedura prevede l’iscrizione alla piattaforma SIISL, la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) e la partecipazione ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

Molti beneficiari non sanno che basta un passaggio saltato o un ritardo nella compilazione dei documenti richiesti per incappare in un blocco immediato del pagamento: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Passaggi fondamentali per la richiesta dell’Assegno di Inclusione

Per ottenere l’Assegno di Inclusione il richiedente deve prima di tutto sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) sulla piattaforma SIISL. Attraverso questa operazione si comunicano i dati del nucleo familiare ai servizi sociali del Comune di residenza. La procedura può essere completata online tramite SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi ai CAF e ai patronati.

Questo è il primo passo del percorso: entro 120 giorni dalla sottoscrizione, il beneficiario deve obbligatoriamente presentarsi ai Servizi Sociali per il primo incontro di valutazione. Bisogna prestare molta attenzione a questo passaggio perché, se mancante, porta alla sospensione dell’erogazione dell’assegno.

Inserire dati al pc
Inserire dati al pc- Foto di StartupStockPhotos da Pixabay- LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Assegno di Inclusione: cosa succede se non si rispettano le scadenze

Dopo il primo appuntamento con i Servizi Sociali ogni nucleo familiare è tenuto a seguire un percorso personalizzato di inclusione, che può prevedere obblighi di formazione, avviamento al lavoro o supporto sociale. Ogni membro della famiglia che rispetta i requisiti necessari deve sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato (PSP) con i centri per l’impiego, mentre i non attivabili devono comunque aggiornare la propria posizione ogni 90 giorni.

Chi non si presenta agli appuntamenti previsti senza un valido motivo rischia la sospensione immediata del beneficio, che decade poi definitivamente in caso di ripetute inadempienze. L’INPS ha infatti stabilito un sistema di verifica costante per assicurarsi che chi percepisce l’assegno di inclusione rispetti tutti gli obblighi previsti: in caso contrario, anche un semplice ritardo può rendere necessaria una nuova procedura di richiesta. Chi accede a questa misura di sostegno deve prestare la massima attenzione ai tempi e alle procedure stabilite per non ritrovarsi senza alcun sostegno economico.