Pensione di reversibilità, ora non ti spetta neanche un centesimo: non te lo comunicano nemmeno | La Cassazione ha deciso
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Pensione di rteversibilità (Foto di Steve Buissinne da Pixabay) - lagazzettadimassaecarrara.it
Se sei titolare della pensione di reversibilità potresti perdere del tutto il diritto di riceverla. E te ne accorgi da solo perché nessuno te lo comunica.
Cambio di rotta sulla pensione di reversibilità: brutte notizie per i titolari, che potrebbero non riceverla più e non accorgersene nemmeno. Nessuno lo comunica.
È stata la Cassazione a prendere una decisione decisamente impopolare. Non c’è scampo per chi si affida a questo mezzo per sostenersi.
Moltissime persone possono così trovarsi in difficoltà economiche, che sia il coniuge rimasto in vita o anche i figli o altri parenti aventi diritto.
Cosa ha stabilito la sentenza? E perché questo cambiamento? Scopriamolo.
Pensione di reversibilità: chi la perde
La pensione di reversibilità viene erogata ai familiari superstiti di un pensionato o lavoratore venuto a mancare, quindi non soltanto al coniuge, come molti credono. Oltre ad esso o al partner civile, spetta anche eventualmente a figli minorenni o inabili al lavoro, maggiorenni ma studenti a carico del genitore e anche fratelli celibi e sorelle nubili. Sono tanti quindi i parenti aventi diritto.
La durata però è variabile: nel caso del coniuge è vitalizia, a patto che non si risposi, mentre nel caso dei figli ci sono altri limiti. Per esempio, quelli che non lavorano e frequentano una scuola o un corso di formazione professionale simile la percepiranno fino ai 21 anni. Nel caso di universitari a carico del defunto verrà erogata fino alla conclusione degli studi ma non oltre i 26 anni. Per tutti gli altri, cessa al compimento del 18esimo anno di età. Ma una sentenza della Cassazione cambia le carte in tavola.
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La sentenza della Cassazione
Ci riferiamo all’ordinanza n. 14287 del 22.05.2024 che tratta un caso specifico. Come riporta lavorosi.it: “La ricorrente, deducendo la propria inabilità al lavoro e la vivenza a carico della madre – titolare di pensione di reversibilità del marito – alla data del decesso, propone domanda giudiziale per ottenere, a sua volta, la pensione di reversibilità. La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda”. Ma la Cassazione in seguito la rigetta, accogliendo il ricorso dell’Inps.
La pensione di reversibilità non può rappresentare un’eredità. Spetta solo ai superstiti del titolare della pensione, ma alla loro morte non possono beneficiarne anche i superstiti di questi. “Non sussiste alcun diritto alla pensione di reversibilità derivante dal decesso di chi già beneficiava di una pensione di reversibilità e non di una pensione diretta”, questo è quanto.