Carrara: polemica per la nuova statua di Che Guevara | “Rimuoverla”

Statua di Che Guevara a Carrara - Lagazzettadimassaecarrara.it

Statua di Che Guevara a Carrara - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)

È bufera a Carrara dopo l’inaugurazione della statua dedicata a Che Guevara in presenza del Sindaco Serena Arrighi: la Lega insorge e ne chiede la rimozione.

L’Amministrazione di Carrara nelle ultime ore sta vivendo attimi di grande irrequietudine, soprattutto dopo l’inaugurazione della prima statua in Italia dedicata a Ernesto “Che” Guevara, icona della rivoluzione cubana, avvenuta lo scorso 31 gennaio.

La cerimonia si è svolta presso la scalinata del Baluardo, nel pieno centro cittadino e sotto una pioggia battente, e il Sindaco Serena Arrighi ha accolto l’opera di fronte alla comunità, definendola un simbolo di libertà e dei diritti umani.

La scultura, realizzata dallo scultore argentino Jorge Romeo, è alta 2,15 metri e scolpita nel pregiato marmo bianco di Carrara. In cima, è stato fissato un ritratto metallico di Che Guevara che riprende l’iconica immagine di Alberto Korda.

Era presente in loco anche l’ambasciatrice di Cuba in Italia, Mirtha Granda Averhoff, che ha sottolineato l’importanza internazionale dell’evento, ma la Lega di Massa-Carrara risulta di tutt’altro avviso, e pretende la rimozione immediata dell’installazione artistica.

Le reazioni della Lega: “È inaccettabile”

A inaugurare il coro di proteste, il consigliere comunale Andrea Tosi e il commissario comunale Filippo Frugoli, che hanno sentenziato, come riporta anche lavoceapuana.com: “Celebrare un personaggio che ha incarnato la violenza politica e la repressione è inaccettabile. Guevara è stato un fautore di un regime comunista responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, come esecuzioni sommarie e torture nei confronti delle minoranze, tra cui gli omosessuali. Le sue parole, che invocano l’odio come strumento di lotta, sono testimonianza del suo disprezzo per la libertà e i diritti fondamentali“.

E ancora: “La Lega è pronta a presentare un atto formale in Consiglio Comunale per chiedere l’immediata rimozione della statua. Invitiamo il Sindaco e tutte le forze politiche a riflettere bene su questa scelta, e a prendere le distanze da un atto che non ha posto, in una città che si riconosce nei valori della democrazia e della libertà“. Un intervento cui ha fatto seguito anche la dura reprimenda del deputato apuano della Lega Andrea Barabotti.

Barabotti: “Il PD ne prenda le distanze”

Dopo aver puntato il dito sul Sindaco della città, tacciando Arrighi di ipocrisia, Andrea Barabotti ha ribadito, come riporta lavoceapuana.com: “Non è stato un difensore dei diritti, le sue idee hanno portato alla costruzione di un regime oppressivo che ha imprigionato, torturato e ucciso migliaia di oppositori politici“.

Barabotti ha infine concluso: “Celebrare Che Guevara significa legittimare il culto della violenza politica e di un’organizzazione di Stato nemica della libertà e del benessere sociale. Il PD ne prenda le distanze“. Scopriremo nei prossimi giorni la sorte della statua della discordia.