“Ti devono rimborsare 10 anni di tasse”: Disastro tari, devono ridare i soldi a tutti | La lista è già stata pubblicata
Una sorprendente ondata di rimborsi sta per travolgere l’Italia: molti cittadini stanno scoprendo di avere diritto al recupero delle somme versate in eccesso per la TARI negli ultimi dieci anni.
Una notizia che, seppur incredibile, è diventata realtà grazie a una serie di sentenze e una rivelazione che riguarda tutti coloro che hanno pagato l’aliquota IVA sulla tassa sui rifiuti.
A partire dal 2009, in alcuni Comuni italiani è stata applicata l’aliquota IVA sulla tassa sui rifiuti, un’azione che ora viene considerata illegittima.
La legge, infatti, classifica la Tari come una tassa e non come una tariffa, motivo per cui non dovrebbe essere soggetta all’IVA.
Ma purtroppo, in alcuni casi, l’aliquota è stata applicata comunque, e i cittadini si sono visti chiedere una somma aggiuntiva.
Ti ridanno i soldi
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che ha chiarito la questione: l’aliquota IVA sulla Tari è stata applicata erroneamente. Questo significa che tutti coloro che hanno pagato questa imposta extra negli ultimi dieci anni possono chiedere il rimborso di quanto versato in più. Il rimborso riguarda tutti coloro che hanno versato l’aliquota IVA sulla tassa rifiuti dal 2009 ad oggi. Le somme da recuperare possono variare a seconda di quanto si paga annualmente, ma potrebbero ammontare anche a diverse centinaia di euro.
La procedura per richiedere il rimborso è piuttosto semplice. Recupera le ricevute di pagamento, è fondamentale conservare tutte le ricevute di pagamento della TARI degli ultimi dieci anni, in caso di smarrimento, è possibile richiederne una copia al Comune. Compila poi il modulo di richiesta, il Comune di residenza mette a disposizione un apposito modulo di richiesta di rimborso, nel quale vanno inseriti i dati anagrafici, le informazioni sull’immobile e gli estremi delle ricevute di pagamento. Il modulo compilato, insieme alle ricevute di pagamento, va presentato all’Ufficio Tributi del Comune, sia di persona che tramite raccomandata con avviso di ricevimento o tramite PEC (Posta Elettronica Certificata).
Se non ci riesci ti aiutano
Per semplificare la procedura e ottenere assistenza nella compilazione della domanda, è possibile rivolgersi ad associazioni di consumatori come Codacons o Federconsumatori. Queste associazioni offrono supporto gratuito ai cittadini e possono anche presentare la domanda di rimborso per conto del contribuente. Alcuni Comuni, per agevolare i cittadini, hanno pubblicato online le liste dei contribuenti che hanno diritto al rimborso.
È consigliabile verificare se il proprio Comune ha adottato questa modalità per velocizzare i tempi di rimborso. Questa è un’occasione da non perdere per ottenere un rimborso inaspettato, e la procedura non è complicata. Vale sicuramente la pena fare la verifica.