Marina di Massa: nave Guang Rong contro il pontile, interviene il geologo | “Il porto non è sicuro”

Relitto della Guang Rong - Lagazzettadimassaecarrara.it

Relitto della Guang Rong - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte X)

Dopo l’incidente della nave mercantile Guang Rong contro il pontile di Marina di Massa, arriva il momento delle valutazioni specialistiche. 

Da giorni la tranquilla comunità di Marina di Massa è finita sotto ai riflettori nazionali a causa di un sinistro navale che ha catturato l’attenzione di stampa e TG, e che ha coinvolto la nave mercantile Guang Rong, battente bandiera cipriota.

L’incidente, verificatosi nelle ultime ore della giornata del 28 gennaio, ha provocato il crollo parziale del pontile, e da giorni sono in atto febbrili lavori di contenimento per prevenire lo sversamento di carburante dalle cisterne dell’imbarcazione.

Circa 102 tonnellate di gasolio, infatti, sarebbero ancora a bordo, e le Autorità hanno perciò disposto l’installazione di panne galleggianti e assorbenti nel perimetro intorno alla Guang Rong e persino a riva.

Se il carburante dovesse fuoriuscire, esso potrebbe provocare dei danni irreparabili all’ecosistema marino, specialmente al Santuario Pelagos, mentre le criticità riportate dal pontile – nonostante la messa in sicurezza – potrebbero compromettere la stabilità dell’intera struttura. C’è inoltre il rischio che un rapido peggioramento delle condizioni meteo (si prevede pioggia da sabato 8 febbraio fino ai primi giorni della prossima settimana) ostacoli ulteriormente le operazioni di recupero e di bonifica. Sul posto è giunto anche il geologo Riccardo Caniparoli, e le valutazioni dello specialista, purtroppo, non appaiono particolarmente ottimistiche.

Il report di Riccardo Caniparoli sull’incidente della Guang Rong

Caniparoli ha sottolineato che i fondali, bassi e sabbiosi, rendono difficile il pompaggio del carburante, e tale eventualità aumenta inoltre il rischio di sversamenti. Inoltre, il geologo ha paventato la possibilità che si creino ulteriori danni alla struttura del pontile, se non si interviene con tempestività e precisione.

Infine, la mancanza di un piano di intervento dettagliato potrebbe ostacolare e prolungare i lavori delle squadre specializzate, esponendo così l’area a potenziali danni ambientali.


L’avvertimento di Caniparoli: “Errori e disastri”

Come riporta anche lavoceapuana.com, il geologo ha riferito: “Quanto accaduto alla Guang Rong, andata a schiantarsi contro il pontile di Marina di Massa il 28 gennaio, sta a dimostrare ancora una volta quanto il Porto di Carrara, realizzato alla foce del torrente Carrione e in un tratto di costa bassa e sabbiosa tra la foce del fiume Magra e il fiume Frigido, non sia un porto e non sia sicuro“. E ha affondato: “Alla luce di quanto accaduto, c’è sempre da chiedersi come si possa pensare di ampliarlo quando i fondali non ci sono, e sono soggetti a continui e imprevedibili mutamenti“.

Caniparoli ha infine concluso: “La poca conoscenza dell’evoluzione dinamica degli equilibri ambientali genera questi errori e disastri“. La comunità di Marina di Massa, ovviamente, auspica da giorni che il relitto venga rimosso completamente, senza creare danni aggiuntivi alle strutture, e soprattutto all’ecosistema marino.