Pronto soccorso, ticket obbligatorio per farti curare: se stai in emergenza non gli interessa | Le tasse non gli bastano più
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Ambulanza- Foto di Pavel Danilyuk da Pexels- LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Il sistema sanitario italiano ha subito dei grandi cambiamenti: ecco quali sono le cure a pagamento per le quali bisogna pagare il ticket anche quando ci si trova in condizioni di emergenza.
Pagare per ricevere cure mediche in una situazione di emergenza sembra uno scenario impossibile da affrontare: eppure anche in Italia le cose sono cambiate quando si tratta di sistema sanitario.
Il cambiamento riguarda principalmente l’introduzione di un ticket obbligatorio per accedere al pronto soccorso. La misura rischia di incidere pesantemente sul diritto alla salute, trasformando un servizio essenziale in un’ulteriore fonte di entrate per lo Stato.
Il pronto soccorso, da sempre, rappresenta da sempre un presidio fondamentale per chi si trova in condizioni critiche: un incidente, un malore improvviso o un trauma necessitano di interventi tempestivi e appropriati.
La proposta di introdurre l’obbligo di un contributo economico obbligatorio, anche per le emergenze, solleva un acceso dibattito perché si teme che ad essere penalizzata possa essere la salute dei cittadini economicamente più fragili.
Ticket per il Pronto Soccorso: come cambia l’accesso al sistema sanitario
L’ipotesi di rendere a pagamento l’accesso al pronto soccorso è stata giustificata come una misura necessaria per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Secondo molti, infatti, la presenza obbligatoria del ticket disincentiverebbe gli accessi impropri. Con questo termine vengono indicati tutti quei casi che potrebbero essere gestiti dal medico di base o da strutture di assistenza territoriale. Il sovraffollamento dei pronto soccorso è un problema ben noto: i tempi di attesa si allungano spesso a causa di pazienti con codici di priorità bassi.
C’è un altro aspetto contrario, però, da considerare. Molti cittadini non riescono ad accedere a cure sanitarie alternative a causa di carenza di medici di famiglia, di liste d’attesa infinite per visite specialistiche e della chiusura di molti presidi di continuità assistenziale. Per questo motivo le persone si rivolgono al Pronto Soccorso anche in presenza di sintomi che potrebbero essere gestiti diversamente.
![Donna in ambulanza](https://www.lagazzettadimassaecarrara.it/wp-content/uploads/2025/02/Donna-in-ambulanza-Foto-di-Pavel-Danilyuk-da-Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it_.jpg)
Disparità tra le regioni italiane: le conseguenze del ticket al Pronto Soccorso
Al momento, alcune regioni italiane applicano già un ticket per gli accessi con Codice Bianco. In Lombardia, ad esempio, costa 25 euro, ma sono previste esenzioni per minori di 14 anni, over 65 e pazienti con specifiche condizioni cliniche.
Un altro punto di polemica riguarda la disparità tra le regioni italiane: nel caso in cui il ticket venisse applicato in modo differenziato, si creerebbero disuguaglianze nell’accesso alle cure. Inoltre alcune amministrazioni regionali potrebbero decidere di mantenere il pronto soccorso gratuito, applicando tariffe più alte in altri settori per compensare i deficit di bilancio.