Raccomandate, arriva a tutti questo atto giudiziario: pignoramento in tronco di tutti i tuoi averi | Ti svuotano il conto corrente

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La raccomandata (foto di cottonbro studio da Pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Tutti possono ritrovarsi con il pignoramento che arriva direttamente sul conto corrente, e in un attimo rimanere senza soldi. 

Questo 2025 si sta aprendo in maniera molti dura per molti italiani, che si sono ritrovati con una brutta sorpresa nella cassetta delle lettere.

Già quando arriva una raccomandata la maggior parte delle volte è foriera di cattive notizie. Ma quando poi arriva dall’Agenzia delle Entrate, è certo che non saranno buone nuove.

Purtroppo stanno arrivando a molti le temutissime raccomandate che indicano un pignoramento immediato.

Una procedura che stanno mettendo in atto in queste settimane, e che sta già mietendo centinaia di vittime. In un attimo ti ritrovi con il conto svuotato, e non puoi fare niente.

Raccomandate: ti arriva l’atto e il conto è pignorato

Chiunque si sia mai trovato a fronteggiare una situazione del genere sa quanto sia terribile. Ti arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate e già sai che sarà una brutta sorpresa. Apri la busta ed ecco che quel debito di poche centinaia di euro è venuto a bussare alla tua porta, aumentato a colpi di interessi e mora. Ma per molti si tratta di debiti consistenti, di parecchie migliaia di euro.

In questi casi il creditore può richiedere il pignoramento dei beni del debitore, mobili e immobili. Compreso quindi il conto corrente. Ed è esattamente questo che sta accadendo a molti. Ma perché?

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Conto corrente pignorato (foto di Leeloo The First da Pexels) – lagazzettadimassaecarrara.it

In un attimo ti ritrovi senza soldi

Si tratta di una delle novità del 2025, che rende molto più semplice e veloce la procedura di recupero dei crediti. Non arriva più la classica cartella di avviso, ma il pignoramento telematico, ovvero l’Agenzia delle Entrate Riscossione può accedere direttamente al conto corrente del debitore per verificare che vi siano fondi  e avviare la procedura di pignoramento. In questo modo questa avrà sempre successo, perché l’Ente avrà sempre la certezza della presenza di soldi.

L’unico limite è che il debito non può essere inferiore a 1000 euro. Questo chiaramente per evitare che la procedura sia esagerata rispetto alla somma da recuperare. In ogni caso ricordiamo che per il pignoramento diretto dello stipendio, non si può trattenere più di 1/5 del netto, e vi è un limite anche su quello del conto corrente. Come spiega tributiconsulting.it: “non può essere pignorata la parte di saldo del conto corrente corrispondente all’ammontare dell’assegno sociale aumentato della metà. Per il 2024, questo significa che circa 1.500 euro sul conto corrente sono protetti dal pignoramento”.