Il borgo (foto di Giuseppe Di Maria da Pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it
Nel cuore della Maremma si cela un piccolissimo borgo perfettamente conservato. La sua piazza è tra le più belle d’Italia.
La Toscana non smette di stupirci, con le sue dolci colline che celano piccoli borghi medievali da ammirare nella loro bellezza.
Nel cuore della Maremma, su una di queste colline, ne troviamo uno piccolissimo con circa 500 abitanti, tanto caratteristico da essere stato inserito tra i borghi più belli d’Italia.
In provincia di Grosseto, cinto da mura medievali, da qui si possono raggiungere agevolmente il lago di Bolsena, il monte Amiata, nonché le spiagge del Tirreno e la laguna di Orbetello. Insomma, è comodo per il turismo.
E anche nel suo cuore non mancano le bellezze da ammirare, come la splendida piazza. Andiamo a scoprirlo.
Questo piccolissimo borgo è, come detto, cinto da mura. Tre, per l’esattezza, costruite tra il XIII e il XIV secolo, con tre porte. Attraversando la porta di piazza Canzanelli, inerpicandoci per le strette vie, arriviamo alla splendida Piazza del Castello, proprio al centro del borgo. Tutto qui sembra immutato nel tempo, gli edifici e le strade in pietra sono caratteristici del medioevo, e ti riportano indietro di secoli.
Attorno alla piazza centrale si ergono edifici tipici del tempo, con archi, logge e attaccati uno all’altro. Soprattutto, abbelliti da fiori e verde; pare quasi essere in una cartolina. Proseguendo si trovano altre due piccole piazze, una delle quali, quella del Campanile, prede il nome dal campanile della Pieve di San Lorenzo, oggi teatro. A ricordare l’antico utilizzo c’è ancora una targa perfettamente conservata, come tutto in questo luogo, che recita “qui il tempo si è fermato e si ascolta il silenzio” che ben si adatta a tutto il borgo.
Siamo a Montemerano, una piccola frazione di Manciano, Comune nella provincia di Grosseto. Oltre alla Biblioteca di Storia dell’Arte, che custodisce circa 10mila volumi a tema, e agli scorci di vicoli e piazze, vale la pena visitare il borgo durante una delle sue feste.
Come la Festa di San Giorgio, che celebra il patrono nella settimana del 25 aprile, durante la quale si viene catapultati indietro nel tempo. Il corteo che sfila nei vicoli è vestito con abiti d’epoca, i rioni che si affrontano alla Giostra del Drago sembrano antiche contrade di cavalieri e infine tutto termina con il lancio del pallone aerostatico.
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