Fine Vita: approvata la legge della Regione Toscana sul Suicidio assistito | Tutte le informazioni utili

Legge sul Fine Vita - Lagazzettadimassaecarrara.it

Legge sul Fine Vita - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)

Martedì 11 febbraio la Regione Toscana ha raggiunto un traguardo storico: approvata la divisiva legge sul Fine Vita, ecco cosa prevede nel dettaglio.

Pochi temi hanno infiammato l’opinione pubblica italiana negli ultimi decenni quanto la possibilità di introdurre il suicidio assistito, e lo dimostra anche la partecipazione emotiva dei cittadini ad alcuni casi di cronaca che hanno peraltro ricevuto ampia copertura mediatica.

Dalla lenta agonia di Luana Englaro al calvario burocratico di Dj Fabo, la questione del Fine Vita polarizza da molto tempo anche il dibattito politico, con i partiti del centro-destra generalmente contrari all’attuazione di tale pratica, e quelli del centro-sinistra che la sostengono attivamente, come PD, Movimento 5 Stelle e Italia Viva.

Ma nonostante anche la Chiesa Cattolica e molti gruppi religiosi si oppongano fermamente all’introduzione del suicidio medicalmente assistito, la recente delibera segna un nuovo orizzonte e una nuova possibilità per tutti i pazienti terminali che sperano di ottenere una morte dignitosa, rapida e quanto più dolce possibile.

In effetti, la sentenza della Corte Costituzionale del 2019 in calce al processo a carico di Marco Cappato (che ha eseguito le ultime volontà di Fabiano Antoniani, alias Dj Fabo) ha stabilito che la persona malata può accedere al suicidio assistito se in possesso di determinati requisiti, come la capacità di autodeterminarsi e l’essere affetto da una patologia irreversibile. Vediamo dunque cosa prevede la legge sul Fine Vita.

Legge sul Fine Vita: ecco in cosa consiste

Con 27 voti a favore e 13 contrari, il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato la legge sul Fine Vita, denominata “Liberi Subito“, che regolamenta i tempi e le modalità per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito.

Tale legge sancisce che le persone che desiderano avere accesso al Fine Vita possano avanzare la richiesta presso l’Azienda Sanitaria Locale; una Commissione multidisciplinare permanente verificherà poi la presenza o meno dei requisiti stabiliti dalla Corte Costituzionale nel 2019, ovvero l’irreversibilità della patologia, la presenza di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili e la capacità del paziente di compiere decisioni libere e consapevoli. Tale verifica dovrà essere completata entro 20 giorni dalla richiesta e, in caso di esito positivo, la Commissione stabilirà anche le modalità di attuazione entro ulteriori 10 giorni.

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Legge sul Fine Vita – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)

Il supporto dello Stato ai pazienti terminali o irreversibilmente malati

In caso di approvazione, l’Azienda Sanitaria Locale dovrà garantire al paziente pieno supporto tecnico e farmacologico entro 7 giorni dal via libera della Commissione.

Inoltre, tutti i servizi saranno coperti dal Servizio Sanitario Nazionale grazie a uno stanziamento annuo di 10.000 euro per 3 anni, garantendo così ai beneficiari un trattamento decoroso e professionale.