Pos 2025, scatta il salasso a ogni pagamento: spinta sul ritorno al contante
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Pagamento con POS- Foto di Photo By Kaboompics da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
A partire da quest’anno cambiano le regole sui pagamenti elettronici: i piccoli esercenti sono quelli che temono di più il rialzo delle commissioni che potrebbe rivelarsi una vera e propria stangata.
Il POS è diventato, senza alcun dubbio, uno strumento indispensabile nei pagamenti quotidiani, in ogni ambito: dal caffè alla spesa settimanale si è presa l’abitudine di pagare senza l’utilizzo del classico contante.
Sono sempre più numerosi i consumatori che trova estremamente pratica questa modalità di pagamento: è rapida, tracciabile e sicura e non comporta il prelievo di ingenti somme di denaro da portare con sé.
I commercianti, però, storcono spesso il naso di fronte alla richiesta del pagamento con POS perché ogni transazione comporta una commissione da versare agli operatori bancari o ai circuiti di pagamento.
La spesa può sembrare irrisoria per le grandi attività. ma pesa enormemente sui piccoli esercizi commerciali: sono proprio i negozi più ridotti ad avere i margini di guadagno che appaiono minimi.
Rincaro sulle commissioni: le transazioni elettroniche con il POS costeranno di più per i commercianti
A proposito di commissioni, dal 1° luglio 2025 il circuito Bancomat introdurrà nuove tariffe per le transazioni elettroniche. Questo aumento andrà a colpire soprattutto i pagamenti di importo più elevato, mentre per le spese più contenute è prevista una lieve riduzione. Il motivo di questa revisione va ricercato nella volontà di rendere il circuito più competitivo a livello internazionale e di adeguarlo agli standard di pagamento digitali sempre più diffusi, come Apple Pay o Amazon Pay.
La notizia ha scatenato il timore tra gli esercenti e tra gli acquirenti. La paura è che l’aumento dei costi possa spingerli a rivedere i prezzi al rialzo. Si ipotizza di incentivare nuovamente l’uso del contante, ma questa circostanza andrebbe in contrasto con le normative che intendono ridurne l’uso.
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Crescono i timori tra gli esercenti: l’aumento della commissione sul POS scoraggia la digitalizzazione
Si sono sollevate numerose critiche da parte delle associazioni di categoria. I commercianti sono obbligati per legge ad accettare pagamenti elettronici per contrastare l’evasione fiscale, ma la prospettiva di un ulteriore incremento dei costi li scoraggia. Bisogna ricordare, infatti, che questo aumento arriva in un periodo già segnato dall’inflazione e dalla riduzione del potere d’acquisto dei consumatori.
La misura potrebbe tradursi in un vero e proprio effetto boomerang. Da un lato si spinge verso la digitalizzazione totale, anche dei pagamenti, mentre dall’altra il rincaro sulle commissioni spinge alcuni esercenti a preferire i pagamenti in contanti, rallentando così la tendenza alla modernizzazione.