Ufficiale ministero dei trasporti: vietato prestare auto a parenti e familiari | Legge chiara e decisiva
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Prestare-auto (Fonte web) - Lagazzettadimassaecarrara.it
Arriva una legge che, con la sua chiarezza e decisione, sembra voler mettere un freno a una pratica tanto comune quanto radicata nella nostra società.
Nel labirinto intricato del Codice della Strada, una nuova direttiva del Ministero dei Trasporti emerge con un’imposizione che potrebbe rivoluzionare le nostre abitudini quotidiane: il divieto di prestare la propria auto a parenti e familiari.
Quante volte abbiamo passato le chiavi della nostra auto a un fratello per una commissione urgente, a un genitore per una visita medica, o a un amico per un trasloco?
Gesti di cortesia e di aiuto reciproco che da oggi rischiano di infrangere una nuova barriera legislativa.
Un cambiamento che, a quanto pare, non ammette deroghe: la legge è chiara e non lascia spazio a interpretazioni.
Niente più auto in prestito
Negli ultimi tempi, una nuova legge riguardante l’utilizzo di autoveicoli non di proprietà ha suscitato un ampio dibattito e una certa confusione. Il Ministero dei Trasporti ha chiarito che prestare la propria auto a parenti e familiari, così come guidare un’auto non di proprietà, è vietato e prevede sanzioni severe. La legge è chiara e prevede il divieto di guidare veicoli non di proprietà, a meno che non si tratti di un membro del proprio nucleo familiare. Questa restrizione ha generato non poche preoccupazioni, soprattutto per coloro che, per diverse ragioni, si trovano a dover utilizzare l’auto di un amico, un vicino o un parente.
Le sanzioni previste per chi viola questa norma sono tutt’altro che leggere. La multa può variare da un minimo di 516,46 euro fino a un massimo di 2583,28 euro, a seconda della gravità della situazione. In alcuni casi, si può incorrere anche nella perdita della carta di circolazione del veicolo. È fondamentale fare chiarezza su alcuni aspetti importanti. Innanzitutto, la legge si riferisce principalmente a soggetti estranei al nucleo familiare. Ciò significa che guidare l’auto del coniuge o di un genitore non comporta alcuna sanzione. Tuttavia, prestare l’auto a un amico o a un parente al di fuori del nucleo familiare è vietato.
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Come evitare la multa
Esiste, però, una soluzione per evitare di incorrere in sanzioni. Se si prevede di guidare un veicolo non di proprietà per un periodo superiore a 30 giorni, è necessario comunicarlo alla Motorizzazione Civile, richiedendo l’inserimento del proprio nome tra i soggetti autorizzati alla guida del veicolo. In questo modo, il nome del nuovo guidatore verrà aggiunto alla carta di circolazione.
La nuova legge, sebbene possa sembrare restrittiva, mira a garantire una maggiore sicurezza sulle strade e a regolamentare l’utilizzo dei veicoli non di proprietà. È importante essere a conoscenza di queste normative per evitare spiacevoli sorprese e salate multe.