106€, Salvini approva la tassa mensile per chi guida | Una coltellata a tutti gli Italiani

Automobili- Foto di Life Of Pix da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
In arrivo un nuovo salasso per gli automobilisti italiani: ecco in cosa consiste la tassa mensile che grava sul portafoglio di chi guida.
Una nuova misura economica mette in crisi gli automobilisti italiani: si tratta di quella che viene definita come “tassa mascherata” sui veicoli elettrici.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha dato il via libera al versamento di 106 euro al mese per gli automobilisti che aderiscono a specifici piani di rifornimento.
Questo importo resterà fisso e indipendente dal consumo effettivo, ma la decisione ha scatenato ugualmente un’ondata di polemiche.
Molti cittadini, infatti, sentono che quest’ennesima tassa vada a gravare in modo significativo sul bilancio familiare già precario.
Veicoli elettrici: il costo mensile fisso fa discutere
Il nuovo provvedimento normativo riguarda gli utenti del piano “A2A Easy Moving Large” e prevede un costo mensile per la ricarica dei veicoli elettrici. Chi sceglie l’alimentazione elettrica, dunque, dovrà sottoporsi ad un pagamento ricorrente. Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sottolineato l’importanza di questa misura, considerata un passo necessario nell’attuale contesto energetico.
Tra le spese per bollo auto e assicurazione e i costi di rifornimento in costante aumento, però, gli automobilisti si trovano di fronte a un nuovo esborso obbligato. La tariffa fissa di 106 euro al mese colpisce in particolare chi possiede un veicolo elettrico e decide di rifornirsi con il piano a forfait. Questo ulteriore costo potrebbe scoraggiare l’acquisto di veicoli elettrici, disincentivando così la transizione ecologica. Gli automobilisti lamentano l’assenza di alternative e l’imposizione di un pagamento che appare come una forzatura piuttosto che un’opzione conveniente.

Easy Moving Large: il piano che prevede un costo fisso per le auto elettriche
L’introduzione della tassa non dipende direttamente dal Governo, ma nasce da un’iniziativa privata che coinvolge le società di fornitura energetica, in particolare A2A. Il piano “Easy Moving Large” prevede, infatti, un costo fisso per la ricarica dei veicoli elettrici: in questo modo si garantisce un consumo mensile in kilowattora indipendentemente dall’utilizzo effettivo. Si tratta di un modello di abbonamento che è già diffuso in altri settori e che si intende applicare con il medesimo successo anche alla mobilità elettrica.
Le critiche mosse dai cittadini sono rivolte soprattutto alla rigidità di questo sistema che sembra penalizzare chi non consuma l’energia acquistata e non offre alternative flessibili. Sono molti gli automobilisti a lamentare l’ingiustizia di dover pagare una cifra fissa che non tenga conto delle effettive esigenze di chi utilizza l’automobile. Nonostante le proteste, però, il provvedimento rimane in vigore ed è destinato a fare ancora discutere.