Regalo di compleanno, la finanza viene a bussare alla tua porta | Se non hai il documento sei nei guai

Banconota da 50 euro

Banconota da 50 euro- Foto di Jakub Zerdzicki da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Quando si effettuano dei movimenti bancari bisogna prestare molta attenzione: ci sono degli spostamenti che non passano inosservati al Fisco. Ecco quando potrebbe intervenire l’Agenzia delle Entrate.

Ci sono alcune operazioni bancarie apparentemente innocue che potrebbero attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, come quando si effettuano versamenti in contanti sul proprio conto corrente.

Ogni operazione bancaria viene infatti monitorata, non solo per verificare la regolarità fiscale, ma anche per prevenire eventuali tentativi di evasione, che sono all’ordine del giorno in Italia.

I depositi di denaro, infatti, vengono considerati un potenziale indicatore di redditi non dichiarati e, in assenza di documentazione idonea, il contribuente potrebbe trovarsi a dover dimostrare la legittima provenienza delle somme.

Secondo la normativa vigente, il principio della presunzione legale bancaria attribuisce all’Agenzia delle Entrate il potere di considerare ogni versamento non giustificato come un possibile reddito occulto.

Movimenti finanziari sospetti: perché l’Agenzia delle Entrate può avviare i controlli?

Qualsiasi somma che viene versata sul proprio conto corrente e che non trova corrispondenza nei redditi dichiarati viene automaticamente considerata come un’entrata non ufficiale. Il principio si basa sulla presunzione legale relativa alle operazioni bancarie. Applicando questa logica gli enti di controllo possono trarre delle deduzioni osservando movimenti finanziari sospetti. Un versamento di somme consistenti per chi ha dichiarato, ad esempio, un reddito annuo inferiore ai 20.000 euro, può apparire incongruente e spinge ad una serie di verifiche.

Bisogna sempre accompagnare le somme che si versano con un documento che ne attesti la provenienza. In caso contrario il rischio di essere oggetto di accertamenti è molto elevato. L’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere chiarimenti e, in assenza di prove concrete, procedere alla tassazione delle somme come fossero guadagni non dichiarati.

Soldi nel portafoglio
Soldi nel portafoglio- Foto di Jakub Zerdzicki su Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Versamenti in contante: come evitare problemi con il Fisco

Per evitare problemi con il Fisco è necessario poter dimostrare la provenienza di ogni versamento di contante. Se il denaro deriva da un regalo, una scrittura privata firmata dal donatore può bastare a dimostrare la sua origine. Nel caso di un prestito tra familiari o amici, bisogna esibire, invece, un contratto di mutuo o un bonifico con causale. Anche le vincite al gioco devono essere documentate con scontrini o ricevute, mentre la vendita di oggetti usati richiede una copia dell’annuncio o della transazione tracciabile.

Generalmente è bene considerare che le operazioni effettuate tramite strumenti digitali o bancari garantiscono maggiore sicurezza in caso di controlli. Solo in questo modo il contribuente potrà dimostrare la legittimità del denaro in suo possesso.