UFFICIALE – A marzo si riprendono indietro la Tredicesima in busta paga | “Natale con chi vuoi, a Pasqua ci ridate i buoi”

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Trattenute in busta paga (Photo By: Kaboompics.com da pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Stipendio più magro quello di marzo: la busta paga per i lavoratori sarà più leggera. Ora vogliono indietro i soldi della tredicesima.

Lavoratori sul piede di guerra: a quanto pare la busta paga di marzo sarà più leggera, e non c’è modo di evitarlo.

Dopo aver gioito per la tredicesima appena un paio di mesi fa, adesso la rivogliono indietro.

Sarà prelevata direttamente dallo stipendio, decurtata d’ufficio. Soldi in meno, nonostante siano meritati perché frutto di duro lavoro.

Ma cos’è questa novità? Come può essere possibile una simile ingiustizia? E quanto, esattamente, sarà l’ammanco  in busta paga?

Tredicesima: a marzo la rivogliono indietro

La tredicesima mensilità in busta paga è un diritto dei lavoratori, introdotta in Italia nel 1936 durante il rinnovo  del Contratto collettivo nazionale del lavoro. Dapprima prevista solo per gli impiegati dell’industria, nel 1960 diventa obbligatoria per tutti i dipendenti subordinati, senza alcuna distinzione di tipologia di contratto, compreso il part-time e anche i pensionati. Versata nel mese di dicembre, rappresenta un’importante risorsa economica proprio nel momento in cui si dovrebbero  sostenere spese maggiori, in concomitanza con le festività natalizie.

Una vera boccata d’ossigeno in un momento dell’anno caratterizzato da spese extra, ma anche, per alcuni, fonte di risparmio. Un diritto dei contribuenti, che però a marzo se la vedranno sottrarre da sotto al naso. Perché il Governo la rivuole indietro?

trattenute marzo
Le trattenute di marzo (Foto di Frantisek Krejci da Pixabay) – lagazzettadimassaecarrara.it

La busta paga più leggera

La somma che tratterranno dalla busta paga nel mese di marzo è variabile da regione a regione. Ci riferiamo alle addizionali e all’Irpef, che non sono uguali in quanto ogni Comune può stabilire la propria aliquota, che comunque oscilla fra 0,2% e lo 0,8% del reddito imponibile. Allo stipendio di questo mese saranno applicate le trattenute per tutto l’anno in corso dal datore di lavoro, che ha ruolo di sostituto d’imposta, come avviene anche per il mese di gennaio.

Come spiega quifinanza.it, cambiando le aliquote per ogni città, varia anche la somma trattenuta. Per esempio, spiega,  a Roma, che è l’unica ad avere il 9%, su uno stipendio di 30.000 euro si avrà un’addizionale di 270 euro annui. A Palermo, “dove l’addizionale comunale è pari allo 0,8%, questo lavoratore si vedrebbe trattenere in totale 240 euro annui”. Mentre a  Milano su uno stipendio di 50.000 euro lordi annui l’addizionale comunale dello sarà  pari a euro 240. Anche se la cifra nel solo mese di marzo non sarà certo quella totale ma solo una parte, si tratta pur sempre di una somma che andrà a ridurre lo stipendio.