Controlla subito in cantina: se hai ancora queste monete sei ricco e non lo sai | Puoi ancora fartele cambiare

Tesoro in cantina (Foto di Petra da Pixabay) - lagazzettadimassaecarrara.it
Se hai conservato del denaro in disuso potresti essere ricco senza saperlo. Corri a controllare in cantina o in soffitta.
Da quando è stato introdotto l’euro come moneta unica, quel lontano 2002, molti si sono lamentati e ancora piangono per la vecchia valuta.
Indubbiamente, almeno in Italia, il cambiamento tra la lira e l’euro è stato drastico ed è stato avvertito in maniera molto dolorosa dai cittadini.
Il motivo è molti semplice: sebbene il passaggio sia stato graduale per far abituare alla nuova moneta, il cambiamento del prezzo dei prodotti è stato palese. Al rialzo, chiaramente.
Ma anche se ormai non sarò certamente mai possibile tornare indietro, i nostalgici hanno conservato in cantina o in soffitta degli esemplari come ricordo di un’epoca che non tornerà più. Tra questi si nascondono dei fortunati, che in casa potrebbero custodire un vero tesoro senza saperlo.
Euro: potresti conservare un vero tesoro in cantina
E quando parliamo di custodire un tesoro senza saperlo, non lo facciamo a caso. È notizia di queste settimane che un uomo di Pescara abbia ritrovato in casa dei genitori deceduti alcune vecchie banconote in lire.
La valutazione oggi sarebbe di oltre 100mila euro. Tanti soldi, che l’uomo nemmeno sapeva di possedere. Potrebbe accadere a chiunque, perché in molti hanno conservato nella scatola dei ricordi delle vecchie banconote in lire.

Essere ricchi senza saperlo
Le vecchie banconote in lire devono essere cambiate presso la Banca d’Italia. E così ha fatto l’uomo a cui ci riferiamo, già pregustando, dopo l’inziale incredulità, il piccolo tesoro piovuto dal cielo, avuto in eredità dai cari genitori. Peccato che alla Banca gli abbiano risposto picche. Il problema infatti è che avevamo tempo di cambiare la vecchia valuta fino al 2012. E quindi quei 200 milioni di vecchie lire, trovati casualmente in casa, fondamentalmente rischiano di essere carta straccia.
Ovviamente l’uomo non si è arreso e si è rivolto ad un avvocato, trovando ingiusta questa prassi, anche perché potrebbero esserci tante persone in futuro nella sua stessa situazione. E come riporta brocardi.it, sul sito della Banca d’Italia c’è l’avviso “Il termine ultimo per la conversione delle banconote in lire non prescritte era fissato al 28 febbraio 2012 “. Ma è proprio il termine prescrizione che potrebbe creare l’appiglio, poiché secondo “l’art. 2935 del c.c.: ‘La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere’. In sintesi, la prescrizione decennale scatterebbe – in verità – dal giorno in cui il soggetto può far valere il diritto, ossia dalla data dell’effettivo ritrovamento o scoperta del denaro nascosto nell’immobile”. La decisione è al vaglio dei Giudici che qualora dovessero accogliere il ricorso, creerebbero un importante precedente. Chissà quanti ritrovamenti simili ci sono stati o ci saranno ancora.