Pensioni, contribuenti sul piede di guerra per le diminuzioni: da quest’anno ecco quanto prendi | Se sei nella lista prepara il forcone

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Pensionato (Foto di Familieportræt da Pixabay) - lagazzettadimassaecarrara.it

Pensione diminuita per il 2025. I contribuenti che percepiscono l’assegno sono furiosi per l’immotivata decurtazione.

Brutte notizie per i pensionati. Per questo 2025 sono previsti dei tagli all’assegno percepito, che non faranno piacere a nessuno.

Il diritto al trattamento pensionistico è stato acquisito nel tempo dai lavoratori. Mentre la pensione sociale è più recente, risale al 1969.

Un’importante e necessaria novità, poiché non tutti hanno avuto la possibilità di lavorare nella vita, e un tempo queste persone si ritrovavano senza mezzi di sostentamento.

Negli ultimi decenni comunque il sistema pensionistico italiano ha visto numerose riforme, a partire dall’età a cui è possibile accedere all’assegno, e ai criteri di calcolo. Nonché alle somme erogate. Che quest’anno saranno minori. Vediamo nel dettaglio cosa sta cambiando.

Pensioni: quest’anno diminuiscono

Il sistema pensionistico cambia continuamente, lo abbiamo visto nel corso degli anni. E cambia anche il mondo, per cui oggi molte persone percepiscono somme che non sono sufficienti a garantire un tenore di vita dignitoso. Oggi infatti  molti pensionati si trovano in difficoltà, poiché la pensione percepita è troppo bassa per coprire le spese quotidiane.

Anche aver versato contributi tutta la vita non sempre assicura somme degne. E in un contesto di continuo aumento dei costi della vita, l’aumento della pensione non va di pari passo, anzi. E che dire dei tagli in vista per quest’anno?

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Anziano (foto di Vlad Chețan da pexels) – lagazzettadimassaecarrara.it

Il taglio che fa infuriare

Ma come, già non sono alte, spesso anzi si fa fatica ad arrivare a fine mese,  e adesso le tagliano pure le pensioni? Ci riferiamo in realtà alle riduzioni che potrebbero interessare solo alcune di esse. Come riporta money.it, alcuni trattamenti sono compatibili con il lavoro, altri no. Quindi chi percepisce una pensione potrebbe anche svolgere un’attività lavorativa, ma con alcune eccezioni.  Per esempio “Quota 41 e Quota 103, per le quali l’avvio di un’attività lavorativa comporta la sospensione dell’assegno”. Oppure si può perdere il diritto alla maggiorazione.

Una seconda entrata, che potrebbe essere l’affitto per un immobile, “può comportare però la perdita delle maggiorazioni sociali nei casi in cui il pensionato ne abbia diritto”. E vedrà ridurre il proprio assegno anche chi è raggiunto da un debito. Il giudice potrebbe infatti autorizzare il pignoramento verso terzi, e quindi la somma sarà minore fino a che sussisterà il debito. In questo caso, ricorda sempre il sito, ci sono però dei limiti da rispettare, ovvero “al pensionato va garantito un importo pari a 2 volte l’Assegno sociale, il cosiddetto minimo vitale. Considerando il valore aggiornato al 2025, quindi, 1.077,36 euro sono sempre garantiti”.