10 lire con la spiga, se la hai in casa diventi ricco all’istante: ci compri un appartamento nuovo

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Le vecchie 10 lire con la spiga (fonte X) - lagazzettadimassaecarrara.it

Se hai conservato in casa le vecchie 10 lire con la spiga corri a prenderle: oggi valgono una vera fortuna. 

Non occorre essere degli esperti di numismatica per sapere che alcune monete o banconote del vecchio conio possono valere oggi una fortuna.

Chi le ha conservate per ricordo o per passione, potrebbe ritrovarsi in casa un vero tesoro, se è stato fortunato e ha messo via i giusti esemplari.

Per capirlo basta fare un giro su siti specializzati, ma anche qualunque altra piattaforma di compravendita, per rendersi conto del valore di ciò che abbiamo in casa.

Lo avresti mai detto, per esempio, che le vecchie 10 lire con la spiga potrebbero valere un mucchio di soldi? Se ce le hai, ti conviene farle valutare, potresti essere ricco e non lo sai.

Numismatica: le 10 lire con la spiga possono valere una fortuna

Le ricordiamo tutti con un po’ di nostalgia, anche perché sono state in circolazione per decenni. Le 10 lire con la spiga sono entrate in produzione dal 1951, sostituendo quelle con Pegaso da un lato, e un ramo di ulivo sull’altro. Grigie, quasi argentee, prodotte in una lega di alluminio chiamata italma, tipica della Zecca, sono rimaste le stesse fino all’avvento dell’euro, nel 2000.

Come accade per ogni altro tipo di moneta, alcune edizioni sono particolarmente richieste dai collezionisti. Molto dipende dall’anno di produzione, dalle condizioni,  da eventuali particolarità.

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Vecchie lire (foto di Franco da pexels) – lagazzettadimassaecarrara.it

Le monete che valgono di più

Il valore delle vecchie monete dipende da molti fattori; oltre quelli già elencati, anche un errore di fabbricazione, che le rende uniche, può incidere molto. O le edizioni speciali, commemorative, e quindi limitate. Secondo copygraf3d.it le più stimate sono quelle del 1954, che possono valere tra i 70 e i 100 euro. Quelle dell’anno successivo arrivano a 15 euro, mentre del 1965 fior di conio, ovvero nuovissime, arrivano a 35 euro. Infine, esemplari  prodotti nel 1965 possono arrivare a  20 euro.

Abbiamo poi accennato agli errori di fabbricazione che rendono unici gli esemplari, e quindi di valore. Ebbene, come leggiamo su coronahotelrivazzurra.it”nel 1991 infatti alcuni esemplari sono divenuti popolari perchè presentano il lato con l’aratro, quindi il rovescio, che si presenta capovolto. condizione che fa aumentare fino a 160 euro come valutazione massima in fase di vendita. Pezzi degli anni 90 che presentano spighe più lunghe possono valere non più di 30 euro”. Ciò non toglie che alcuni appassionati sono disposti a pagare migliaia di euro per un esemplare ben tenuto, non ti resta che dare un’occhiata alle richieste.