Ora legale (foto di KoolShooters da pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it
Arriva l’ora legale, ma quest’anno sarà anticipata anche la data. Cosa comporterà in questo modo il cambio per i cittadini.
Siamo ormai prossimi all’ appuntamento annuale che segna l’arrivo dell’ora legale. Argomento altamente dibattuto soprattutto negli ultimi anni.
Molti ne chiedono l’abolizione, perché pensano che non serva davvero. Questo provvedimento infatti è adottato da diversi Paesi nel mondo, ma non da tutti.
L’intento è quello di ottimizzare l’uso della luce naturale in modo da ottenere un risparmio energetico significativo per tutti.
Ma mentre ci si chiede se sia il caso di abolirlo, il momento viene addirittura anticipato. Perché questo cambiamento?
La pratica del cambio dell’ora è stata introdotta per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale in vari Stati, per ridurre il consumo di combustibili fossili e, nel corso degli anni, è stata applicata da molte nazioni. In effetti secondo alcune stime passare all’ora legale potrebbe portare a un risparmio energetico dal 3% al 5% rispetto ai mesi precedenti grazie a una diminuzione dei consumi elettrici nelle ore serali. Ma perché viene criticata in questo modo?
L’idea di alcuni è che il cambiamento provochi disagi e problemi di adattamento nei ritmi biologici delle persone. Alcuni affermano che spostare le lancette un’ora indietro può influenzare negativamente il sonno e le abitudini quotidiane. Per esempio su auxologico.it leggiamo: “Gli esperti di medicina del sonno sono dunque in maggioranza concordi: eliminare il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa farebbe bene alla salute.
Questo sfasamento ha infatti l’effetto di un piccolo jet-leg, pesante soprattutto nel passaggio durante il periodo primaverile”. E cosa diranno quest’anno i contrari, alla notizia che il momento del cambio sarà addirittura anticipato?
Durante il passaggio all’ora legale le lancette degli orologi vengono spostate in avanti di un’ora. Questo cambio solitamente avviene nella notte tra il sabato e la domenica per un motivo preciso: in modo da ridurre al minimo l’impatto sui cittadini. I quali si troveranno a vivere il cambio in un giorno festivo e non lavorativo. Ma perché quest’anno avverrà prima?
In realtà l’anticipo sarà dovuto semplicemente al calendario. Infatti il momento del cambio resta come sempre a fine marzo. Ma mentre nel 2024 le lancette sono state spostate nella notte tra il 30 e il 31 marzo, questo 2025 sposteremo le lancette dei nostri orologi la notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Nulla è cambiato, ma questo è l’ultimo weekend del mese.
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