NOVITA’ Legge 104, ti tolgono anche la casa: iniziati i pignoramenti aggressivi se non hai pagato l’ultimo bollettino

Persona disabile

Persona disabile- Foto di Marcus Aurelius da Pexels -LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Anche chi presenta gravi disabilità certificate rischia di perdere tutto se lascia indietro un pagamento: ecco cosa dice davvero la normativa sul possibile pignoramento della casa e quali sono i limiti alle tutele per la legge 104.

Non tutti sanno che anche chi è beneficiario della Legge 104/1992 e riceve pensioni di invalidità o indennità di accompagnamento può subire pignoramenti aggressivi. Si può arrivare addirittura all’impensabile sequestro della casa.

Non basta, quindi, avere una certificazione di handicap grave per evitare di essere perseguiti dai creditori. A confermarlo è l’articolo 2740 del Codice Civile, che regola i rapporti tra debitore e creditore.

Questa norma, in particolare, stabilisce come ogni debitore risponda con tutti i propri beni, presenti e futuri, delle obbligazioni assunte, senza prevedere eccezioni automatiche per i soggetti fragili.

Il pericolo di pignoramento è concreto anche per chi si trova a saltare un solo pagamento, come ad esempio il bollettino della tassa sui rifiuti o una rata del mutuo. Nel caso in cui la persona con disabilità abbia contratto un debito, può essere soggetta a esecuzione forzata.

Legge 104: quali sono i beni tutelati e impignorabili

La notizia diffusa fino a questo momento è che esistano importanti limiti al pignoramento per chi è riconosciuto come invalido ai sensi della Legge 104, ma ci sono delle eccezioni. L’articolo 545 del Codice di Procedura Civile stabilisce che indennità di accompagnamento, pensioni di invalidità, sussidi per sordomuti e ciechi e altre provvidenze assistenziali non possono essere pignorate, poiché destinate al sostegno essenziale della persona disabile. Queste somme sono, quindi, considerate intoccabili, come stabilito dalla sentenza n. 522/2018 del Tribunale di Marsala.

Sul resto del patrimonio, però, non viene applicata la stessa tutela. Case, auto, conti correnti e altri beni non godono di protezione automatica, a meno che non si dimostri che i soldi sul conto derivano esclusivamente da quelle somme impignorabili. Anche un conto corrente sul quale confluiscono pensioni può finire sotto sequestro.

Anziano cieco
Anziano cieco- Foto di Mikhail Nilov da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it

Una persona disabile può essere sfrattata: entro quanto tempo bisogna lasciare la casa

L’abitazione principale di una persona disabile, dunque, non è immune dal pignoramento. Pensando a degli esempi pratici: se una persona con la Legge 104 non paga alcune rate del condominio o una tassa comunale, il creditore può avviare la procedura esecutiva, e la casa può finire all’asta giudiziaria.

Un discorso differente riguarda le case in affitto. In presenza della certificazione di una disabilità grave, la legge consente di ottenere una dilazione dello sfratto fino a 120 giorni, ma al termine di questo periodo lo sgombero avverrà comunque. Nel caso in cui il locatore abbia avviato una procedura per morosità, il disabile potrà chiedere al giudice il cosiddetto termine di grazia, per poter saldare il debito. Alla scadenza del termine previsto, il giudice fisserà un’udienza per l’esecuzione forzata dello sfratto. Si avranno così 10 giorni per lasciare la casa, senza ulteriori proroghe.