Ufficiale, il tuo capo deve pagarti le vacanze: decidi tu dove andare e quando | Lui stacca solo l’assegno

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La vacanza (foto di Asad Photo Maldives da pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Vuoi le ferie? Per legge è il tuo capo che deve pagarti le vacanze, tu devi solo decidere quando assentarti e dove andare.

Le ferie dal lavoro sono un diritto per tutti i lavoratori , ed è la legge a stabilirlo. E del resto come potremmo lavorare per un anno intero ininterrottamente?

È necessario un periodo di riposo, durante il quale  staccare dalla routine lavorativa e recuperare le energie per tornare più carichi di prima.

Previste dall’articolo 23, leggiamo sulla Gazzetta Ufficiale: “Il dipendente ha diritto, in ogni anno di servizio, ad un periodo di ferie retribuito”.

Un periodo variabile in base al tipo di contratto. Ma per qualcuno è il datore di lavoro a pagare la vacanza.

Lavoro e ferie: il tuo datore deve pagarti la vacanza

Sempre stando all’articolo di cui sopra, il periodo di ferie varia a seconda dalla tipologia di contratto. Quindi “In caso di distribuzione dell’orario settimanale di lavoro su cinque giorni, la durata delle ferie è di ventotto giorni lavorativi” mentre “In caso di distribuzione dell’orario settimanale di lavoro su sei giorni, la durata del periodo di ferie è di trentadue giorni”. 

E soprattutto, non sono monetizzabili. A parte un caso, ovvero “Le ferie maturate e non godute per esigenze di servizio sono monetizzabili solo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro”. Nel caso tu non riesca a prenderle nell’anno di maturazione, possono anche essere posticipate all’anno successivo, ma nel primo semestre. Sono tante le disposizioni di questo articolo, e forse non tutti lo conoscono appieno. Sappiamo bene quanto i  periodi di riposo siano essenziali per ricaricare le energie e ridurre il rischio di burn-out. Ma che anche le vacanze debba pagartele il datore di lavoro non tutti lo sanno.

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Decidi la vacanza (foto di Asad Photo Maldives da pexels) – lagazzettadimassaecarrara.it

Decidi solo dove e quando

Non tutti lo sanno perché non tutti hanno questa possibilità. Ma solo chi aderisce alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, il Fondo Credito Inps. Di cosa si tratta? Spiega il portale dell’Ente: “è stato istituito nel 1996 (legge 23 dicembre 1996, n. 662) ed eroga numerose prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, i quali versano al Fondo stesso un’apposita contribuzione”. Un fondo mutualistico obbligatorio per i lavoratori del settore pubblico appartenenti alla gestione ex INPDAP, oggi aperto a tutti i lavoratori pubblici.

Attraverso di esso si può accedere a diversi servizi come mutui e prestiti a tassi agevolati, prestazioni per anziani e persone non autosufficienti, borse di studio e persino soggiorni benessere estivi. Poiché si alimenta attraverso la mutualità, ovvero con risorse proprie, possiamo affermare in qualche maniera che indirettamente è lo stesso datore di lavoro a pagare per tutte queste cose, anche per le vacanze.