Addio pensioni, il Governo ha trovato il modo di farti lavorare fino a 70 anni: intanto i giovani muoiono di fame

Donna al lavoro-Foto di cottonbro studio da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Chi lascia il lavoro presto prende meno soldi, chi resta guadagna di più: cambiano i piani per l’età pensionabile in Italia, mentre i giovani restano fuori dal mercato del lavoro e aumenta la disoccupazione.
Andare in pensione in Italia è un vero e proprio miraggio: negli ultimi anni la quota per l’età pensionabile è cresciuta, costringendo sempre più persone a restare al lavoro, a discapito dei giovani.
Mentre si discute ancora di “Quota 103”, il Governo ha inserito nella Manovra 2025 una norma che premia chi sceglie di restare al lavoro, rivolta anche a tutti coloro che hanno già raggiunto i requisiti per l’uscita anticipata.
L’obiettivo è quello di spingere i lavoratori a rinunciare alla pensione per continuare a contribuire al sistema previdenziale italiano, che non ha mai fatto mistero delle numerose difficoltà economiche presenti.
A quanto pare chi ha 62 anni e 41 anni di contributi potrà scegliere di non andare in pensione. In cambio riceverà in busta paga, senza tassazione Irpef, i contributi che sarebbero andati all’INPS.
Nuovi incentivi per chi sceglie di non andare in pensione anticipata
I contributi ricevuti corrispondono al 9,19% della retribuzione lorda, una cifra che finirà direttamente nello stipendio del lavoratore. Il datore di lavoro, però, continuerà a versare la parte di contributi a suo carico. In questo modo, chi rinuncia all’anticipo potrà aumentare la propria paga. Parallelamente lo Stato risparmia sulle pensioni anticipate. Dietro questa importante opportunità, naturalmente, si nasconde una realtà amara: chi oggi sogna la pensione rischia di dover lavorare fino a 70 anni per garantirsi una vecchiaia dignitosa.
I lavoratori più anziani vengono incentivati a restare attivi, mentre i giovani continuano a restare senza possibilità occupazionali. Secondo gli ultimi dati ISTAT, la disoccupazione giovanile rimane sopra il 20%, mentre aumentano i contratti a tempo determinato e sottopagati. Il blocco del turnover rischia, così, di soffocare qualsiasi possibilità di crescita per i ragazzi che si affacciano al mercato del lavoro.

Età pensionabile sempre più alta e giovani senza lavoro in Italia
Chi potrebbe godersi la meritata pensione e lasciare spazio ai più giovani preferisce restare in servizio per ottenere una busta paga più alta, grazie ai nuovi incentivi. Chi, invece, decide di andare in pensione con Quota 103 deve accettare un assegno ridotto.
La pensione anticipata, infatti, sarà calcolata con il metodo contributivo, con un tetto massimo di circa 2.413 euro lordi al mese. Un limite molto lontano da quanto ci si auspica dopo una vita di lavoro. La situazione pensionistica in Italia resta assolutamente drammatica e da rivedere al più presto.