SCUSATE, ABBIAMO SBAGLIATO | Agenzia delle Entrate dà il via libera dopo l’errore: restituzione immediata dei bonus

Soldi restituiti (fonti unsplash/wikicommons) - lagazzettadimassaecarrara.it
Errore da parte di Agenzia delle Entrate: l’ente fa marcia indietro e restituisce i soldi impropriamente incassati. La notizia è clamorosa.
Notizia clamorosa, quella della restituzione dei soldi ai contribuenti, che sono soliti invece sborsare per tasse e balzelli vari.
Quando ti arriva una comunicazione ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate già sei preparato, sai benissimo che 9 volte su 10 viene a bussare alla tua porta a chiedere il pagamento di qualche multa.
Ma a volte i miracoli accadono, e quando un ente si rende conto di un errore commesso, e decide di porre rimedio, la cosa genera un po’ di incredulità.
È quello che stanno provando gli italiani che vengono raggiunti dalla comunicazione a riguardo. Ma come mai questa marcia indietro?
Agenzia delle Entrate fa marcia indietro
Abituati a pagare, gli italiani sono ben felici quando invece ricevono soldi, e in questo il Governo possiamo dire che cerca di fare il possibile per aiutare le famiglie più bisognose. Tra bonus e sostegni vari, la Legge di Bilancio ogni anno mette a disposizione una discreta somma destinata agli aiuti.
Ovviamente occorre, il più delle volte, presentare domanda e rispettare determinati requisiti. Ma una volta superati questi limiti, all’accoglimento della domanda si può essere sicuri che gli aiuti arriveranno.

I soldi restituiti
Nelle ultime settimane alcuni italiani stanno ricevendo un’ottima notizia: l’Inps ha avviato una serie di controlli proprio sugli aiuti ed incentivi atti a sostenere economicamente le famiglie in difficoltà. E ha diffuso un comunicato, il messaggio 592, pubblicato il 17 febbraio scorso, riguardante nello specifico l’assegno di inclusione, una misura destinata alle famiglie nel cui nucleo familiare comprendono almeno un componente di età inferiore ai 18 anni, oppure uno con almeno 60 anni, disabile o in condizioni di fragilità inserito nel programma di cure assistenziali dei servizi sociosanitari.
Ebbene l’ente comunica che è partito un monitoraggio affinché si possa ovviare ad alcuni errori commessi, che hanno comportato la mancata assegnazione dell’aiuto; nello specifico il carico di cura errato o omesso. Per questo scrive l’ente nel messaggio sul suo portale: “nei casi in cui i requisiti siano accertati, le domande respinte potranno passare in stato ‘accolta’ con l’erogazione della prima mensilità e la conseguente elaborazione di tutte le successive mensilità arretrate dovute”. Anche le domande già accettate saranno controllate comunque, per verificare che i dati siano corretti e le somme erogate giuste. Buone notizie quindi, per chi ha ricevuto un rifiuto alla sua domanda, che potrebbe essere ora accolta.