Nuova Sanità Toscana: anche Carrara e Montignoso coinvolte nel progetto | Tutti i servizi a disposizione

Sanità territoriale - Lagazzettadimassaecarrara.it

Sanità territoriale - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)

Rivoluzione nella Sanità territoriale: la Toscana inaugura un nuovo progetto dal sapore pionieristico a beneficio dei cittadini.

La Regione Toscana riconferma il suo impegno nel garantire ai cittadini una migliore assistenza sanitaria con un nuovo progetto, una vera e propria rivoluzione nei servizi di prossimità che coinvolgerà anche le associazioni e i sindacati dei pensionati, ovvero Spi, Cgil, Fnp, Cisl e Ulip Toscana.

A partire dal 2025, infatti ben 36 strutture , distribuite in 12 ambiti territoriali diversi, saranno protagoniste di una sperimentazione che anticiperà la messa a regime di un nuovo modello sanitario più vicino ai cittadini, obiettivo che verrà raggiunto nel 2026 con i finanziamenti del PNRR e grazie al Decreto Ministeriale 77.

Questo piano, in buona sostanza, mira a migliorare l’accesso ai servizi alla comunità, a rafforzare la prevenzione e, soprattutto, a garantire una presa in carico dei pazienti più efficace e tempestiva, soprattutto per gli anziani e i malati cronici.

Ecco tutti i dettagli dell’iniziativa.

Al via la sperimentazione della nuova Sanità territoriale

Il progetto coinvolge tre tipologie di strutture: le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e le Centrali Operative Territoriali distribuite nelle 3 ASL toscane. A beneficiare della sperimentazioni saranno quindi le strutture dislocate nell’ambito di Firenze, nell’Empolese Valdelsa Valdarno, Prato, Pistoia, Arezzo, Grosseto, Siena, Massa-Carrara e altre ancora in via di identificazione su Lucca, Pisa, Livorno e nella Versilia.

Nato da un dialogo costante tra la Regione e i sindacati dei pensionati, il progetto ha l’obiettivo di semplificare la fruizione delle prestazioni sanitarie, riducendo i tempi di attesa e gli accessi impropri ai Pronto Soccorso, di individuare precocemente le situazioni di fragilità e di sviluppare l’ambito dell’assistenza domiciliare e della telemedicina, sfruttando le Case di Comunità come punti di accesso unici. Infine, al fine di scongiurare l’esclusione digitale, la sperimentazione potenzierà le competenze in materia dei cittadini over 65, incoraggiando l’uso di SPID e della Carta Sanitaria Elettronica.

Telemedicina - Lagazzettadimassaecarrara.it
Telemedicina – Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)

La soddisfazione dei sindacati

I sindacati dei pensionati hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo e nella definizione del progetto, identificando costantemente i bisogni del territorio e riportandoli con regolarità alla Regione.

Il territorio è un presidio fondamentale per essere più vicini alle persone e rispondere ai loro bisogni di salute attraverso una Sanità che sia anche gentile e amica, con particolare attenzione ai più fragili“, hanno commentato le sigle sindacali, come riporta anche lavoceapuana.com. Per poi concludere: “Le sperimentazioni avviate dovranno servire anche a evidenziare le aree di intervento per ridurre le difficoltà e le distanze nell’utilizzo degli strumenti digitali, e fare in modo che la tecnologia sia davvero uno strumento di semplificazione, e non un ulteriore fattore di disuguaglianza“.