“Stipendi più bassi”, passata la legge: terribile sorpresa nella nuova busta paga | Vi potete solo rassegnare

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Busta paga (Pavel Danilyuk da pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Stipendi ancora più bassi, la busta paga riserva una brutta sorpresa. I lavoratori non possono fare nulla per sottrarsi a questo provvedimento.

L’Italia è una Repubblica democratica  fondata sul lavoro, afferma il primo articolo della nostra Costituzione. Peccato però che questo lavoro non sempre sia retribuito come dovrebbe.

Soprattutto negli ultimi anni, molti lavoratori si sono trovati ad affrontare crescenti difficoltà nel riuscire ad arrivare a fine mese. Dalla pandemia in poi le cose sono diventate ancora più difficili.

Uno dei motivi principali da cui scaturiscono le difficoltà maggiori è il fatto che gli stipendi non sono adeguati a far fronte all’incremento del costo della vita.

In particolare, i salari sono rimasti fermi, se non addirittura stagnanti, per lunghi periodi, senza tenere conto del continuo aumento delle materie prime, come l’energia e i beni di consumo, soprattutto nell’ultimo periodo. Anzi, addirittura sono pure più bassi. 

Stipendi più bassi, brutta sorpresa

Stiamo vivendo un momento di grande incertezza economica, tra guerre che sembrano non trovare una fine, problematiche interne alle Nazioni e adesso addirittura si parla di dazi. Il che non fa che aumentare i prezzi dei beni, a fronte di stipendi sempre uguali. In questo contesto, le difficoltà per le famiglie si amplificano.

Gli stipendi sono spesso bloccati da anni, il che comporta un doppio problema. Non solo  per i lavoratori, ma anche per l’intera economia, poiché con un minimo potere d’acquisto, si riduce anche la domanda di beni e servizi, andando a creare un circolo vizioso che rallenta ulteriormente la crescita economica.

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Portafoglio vuoto (foto di Andrea Piacquadio da pexels) – lagazzettadimassaecarrara.it

Meno soldi in busta paga

Meno soldi in busta paga, stipendi più bassi. Come riporta ilfattoquotidiano.it “negli ultimi due mesi tutti gli statali hanno ricevuto sul conto corrente netti inferiori a quelli di un anno prima”. A quanto pare la piattaforma NoiPa, che gestisce appunto i salari della pubblica amministrazione “non è mai stata aggiornata con il taglio del cuneo fiscale rinnovato e allargato dall’ultima legge di Bilancio ai redditi fino a 40mila euro. Insomma: lo Stato non sta applicando la legge”.

Sempre come riporta il sito, Antonio Naddeo, presidente dell’agenzia pubblica Aran che negozia i rinnovi contrattuali della pa, ha commentato  su Linkedin: “È paradossale che, a marzo, molti dipendenti pubblici non abbiano ancora riscontri concreti nelle loro buste paga, nonostante le misure siano state annunciate con largo anticipo. Sarebbe interessante approfondire le cause e chiedere maggiore trasparenza su quando i lavoratori vedranno realmente i benefici previsti”.