Matteo Salvini lo ha fatto inserire nel Codice della strada: da questa età non si può più guidare | Milioni di anziani stoppati

Signora anziana alla guida- Foto di RDNE Stock project da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Le regole si fanno sempre più stringenti per chi si mette alla guida: ecco cosa prevede il nuovo Codice della Strada riguardo all’età dei conducenti.
La patente di guida non è solo un documento che attesta la capacità di condurre un veicolo e la lucidità per riuscire a farlo nel modo giusto.
Questa certificazione è, infatti, da sempre sinonimo di autonomia, libertà e indipendenza, sia per chi la ottiene da giovane che per chi decide di prenderla più in là negli anni.
In questo modo, infatti, ci si garantisce la possibilità di spostarsi senza dover dipendere fisicamente da nessuno, ma solo avendo a disposizione un veicolo.
Con l’avanzare dell’età le restrizioni in fatto di patente si sono fatte sempre più severe e le novità riguardano soprattutto i più anziani.
Nuova normativa del Codice della Strada: i limiti di età per i conducenti di mezzi pesanti
Una modifica al Codice della strada, fortemente voluta dal ministro Matteo Salvini, fissa limiti chiari e rigidi per alcune categorie di conducenti. La norma a cui si fa riferimento è l’articolo 115 del Codice della strada, che disciplina chi può guidare determinati veicoli e fino a quale età. Secondo quanto stabilito, il limite massimo per mettersi alla guida di autotreni e autoarticolati con massa complessiva superiore a 20 tonnellate è fissato a 65 anni. Per chi guida autobus, autocarri, autosnodati e altri veicoli per il trasporto persone, la soglia scende ulteriormente per arrivare a 60 anni.
Esistono possibilità di deroga, ma questa può essere richiesta solo per un periodo limitato e a determinate condizioni. L’età massima può essere portata a 68 anni nel caso in cui il conducente decida di sottoporsi a visita medica specialistica annuale, dimostrando di possedere ancora i requisiti fisici e psichici necessari. Bisogna ricordare che i costi di queste visite obbligatorie sono interamente a carico del richiedente e la proroga va rinnovata di anno in anno.

Aumentare la sicurezza stradale: l’obiettivo che si cela dietro l’inasprimento delle regole
La motivazione dietro questa scelta va ricercata nella crescente attenzione verso la sicurezza stradale. Questa normativa più severa, infatti, ha l’obiettivo di ridurre i rischi a cui vanno incontro i vari utenti della strada. La decisione, però, ha delle ripercussioni notevoli sul mondo del lavoro e soprattutto, sul settore in cui sono impiegati autotrasportatori, camionisti e conducenti di autobus che hanno superato i 60 anni.
Le restrizioni sull’età non riguardano solo le patenti per i mezzi pesanti, ma anche quelle per auto. Si può rinnovare la patente di categoria B ogni 10 anni fino al compimento dei 50 anni, ogni 5 anni fino a 70, ogni 3 anni fino a 80, e poi ogni 2 anni. Questo per garantire che si possa essere sempre lucidi e capaci di guidare in totale sicurezza.