Massa: il Sindaco Persiani candiderà la città a Capitale italiana della cultura 2028

Francesco Persiani - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Facebook)
Per la città di Massa è in arrivo un’opportunità aurea: il Sindaco Francesco Persiani ha annunciato la candidatura ufficiale per il titolo di Capitale italiana della Cultura.
Che l’intera penisola sia un trionfo di arte, mirabili opere architettoniche e paesaggistiche è un dato talmente assodato da scadere spesso nei clichés, e lo dimostrano anche numerose pellicole di matrice internazionale.
Nel 2028, però, potrebbe essere la città di Massa a ricevere rinnovato lustro: lo ha comunicato il Sindaco Francesco Persiani nel corso della serata del 15 marzo, in occasione della serata per l’Ospedale del Cuore di Fondazione Monasterio, presso il Teatro Guglielmi.
“Abbiamo le carte in regola, con una storia straordinaria“, ha affermato orgogliosamente il primo cittadino, al termine del concerto dei Max De Aloe Quartet.
L’evento, cui ha presenziato anche la ricercatrice Simona Celi, co-fondatrice del Biocardiolab Ftgm, segna perciò una potenziale svolta positiva per l’intero territorio, specialmente per quanto riguarda il comparto turistico.
Massa ambisce al titolo di Capitale italiana della Cultura
Il titolo di Capitale italiana della Cultura è un riconoscimento conferito annualmente a una città italiana per promuovere il suo patrimonio culturale e artistico, ma costituisce anche una rilevante opportunità di sviluppo.
Generalmente, tale attribuzione spetta al Consiglio dei Ministri su suggerimento del Ministro della Cultura, in seguito a una valutazione da parte di una giuria composta da sette esperti indipendenti nel campo della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale. Dopo le audizioni pubbliche delle città finaliste, la giuria raccomanda la candidata più idonea, e solo successivamente il Consiglio dei Ministri formalizza l’assegnazione. Le città vincitrici, ovviamente, ottengono diversi benefici, in primis lo stanziamento di 1 milione di euro per realizzare i progetti proposti nel dossier della candidatura, ma anche maggiore visibilità mediatica e turistica, con effetti positivi sul settore turistico e socio-economico. Infine, le città vincitrici sfruttano spesso i fondi ricevuti per interventi di riqualificazione urbana, per l’ammodernamento di musei o trasporti e per il restauro dei beni culturali.

Le ultime Capitali italiane della Cultura
Massa può così fregiarsi della possibilità di affiancare alcune splendide città italiane, che in passato sono state insignite del medesimo titolo per il quale essa concorrerà nel 2028.
Tra le più recenti, Parma, Procida, Bergamo-Brescia, Pesaro, Agrigento, L’Aquila e Pordenone. Non resta quindi che seguire l’evoluzione delle audizioni, e sperare che Massa riesca ad emergere nel corso della selezione.