Disastro Agenzia delle Entrate, partono controlli a tappeto a queste categorie | Milioni di lettere già inviate

Problemi fiscali- Foto di Mikhail Nilov da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Per gli italiani è in arrivo una stretta fiscale senza precedenti: ecco chi rischia e cosa fare in caso si finisca nel mirino dei controlli recentemente avviati da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una massiccia operazione di verifica sui contribuenti che hanno aderito al regime forfettario. Negli ultimi mesi sono state inviate milioni di lettere di accertamento.
L’obiettivo è quello di individuare eventuali irregolarità e abusi tra tutti coloro che hanno beneficiato dell’aliquota agevolata del 5% senza rispettare i requisiti previsti dalla legge. Le categorie più esposte sono i lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori.
I controlli si concentrano in particolar modo sui ricavi dichiarati, sulle spese per i collaboratori e sulla presenza di eventuali altri redditi che potrebbero escludere l’accesso al regime forfettario.
Vengono sottoposti a verifica anche possibili contratti simulati con ex dipendenti che hanno trasformato il loro rapporto in una falsa Partita IVA. Ecco come deve comportarsi chi riceve l’avviso di controllo.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle Partita Iva a regime forfettario: a cosa fare attenzione
In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta controllando minuziosamente le dichiarazioni dei contribuenti a regime forfettario per accertarsi del rispetto delle soglie previste. Come è noto, il limite di ricavi e compensi per rimanere nel regime forfettario è fissato a 85.000 euro annui. Chi supera tale soglia fuoriesce dal regime forfettario e deve obbligatoriamente aderire al regime ordinario, che prevede un’imposizione fiscale più elevata.
Sotto controllo ci sono anche le spese per dipendenti e collaboratori, che non possono superare i 20.000 euro lordi annui. Superando questa soglia si va incontro ad una falsa autonomia, soprattutto nei casi in cui il contribuente collabori stabilmente con un’unica azienda. L’Agenzia delle Entrate incrocia dati provenienti da banche, INPS e altre istituzioni per individuare anomalie e possibili evasioni fiscali.

Presenza di altri redditi e il caso della falsa Partita Iva
Il processo di verifica verte anche sull’eventuale presenza di altri redditi, come pensioni o lavoro dipendente. I forfettari che percepiscono oltre 30.000 euro l’anno da queste fonti perdono il diritto al regime agevolato. Le lettere inviate in questi giorni mirano proprio a segnalare queste situazioni. I contribuenti interpellati devono fornire spiegazioni e mettersi in regola.
Ci sono anche casi in cui un lavoratore dipendente si è trasformato in autonomo senza modificare il rapporto di lavoro. Si tratta di falsa Partita IVA, una delle principali aree di intervento delle verifiche orientate a stanare chi ha usufruito illegittimamente dei vantaggi fiscali del forfettario.