Addio liquidazione sul lavoro, non ti danno più una breccola: lo possono fare per legge | È già tutto pronto

Liquidazione fine lavoro (Freepik) - Lagazzettadimassecarrara.it

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Una delle novità più discusse degli ultimi tempi riguarda la liquidazione, quel tesoretto che i lavoratori dipendenti accumulano nel corso degli anni e che viene loro corrisposto al termine del rapporto di lavoro.

Ebbene, sembra che questo istituto, così come lo conosciamo sia destinato a scomparire.

Non si tratta di una semplice ipotesi, ma di una possibilità concreta, prevista da una legge già pronta a entrare in vigore.

Questa novità potrebbe avere un impatto significativo sulla vita di milioni di lavoratori italiani.

Ma cosa sta succedendo esattamente e quali sono le ragioni di questo cambiamento? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questa complessa questione.

La legge non è dalla tua parte

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e il Trattamento di Fine Servizio (TFS) sono due forme di retribuzione differita, ovvero somme di denaro che il lavoratore riceve al termine del rapporto di lavoro. Il TFR è destinato ai lavoratori del settore privato, mentre il TFS è riservato ai dipendenti pubblici. Entrambi rappresentano una sorta di “risparmio” accumulato nel corso degli anni di lavoro, ma si differenziano per le modalità di calcolo e di erogazione. L’articolo 2120 del codice civile prevede la possibilità per il lavoratore, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, di richiedere un’anticipazione del TFR fino al 70% in determinate situazioni, come spese sanitarie straordinarie o l’acquisto della prima casa.

Ulteriori casistiche sono state introdotte dalla legge n. 53 del 2000, includendo spese per congedi parentali o formazione continua. L’anticipo ordinario del TFR/TFS funge da prestito a tasso fisso, volto a mitigare i lunghi tempi di attesa per l’erogazione ordinaria, che nel settore pubblico possono arrivare fino a sette anni. A partire dal 25 aprile 2024, l’INPS ha sospeso la presentazione di nuove domande di anticipazione del TFR/TFS. Questa decisione, inizialmente temporanea, sembra destinata a protrarsi anche nel 2025. La causa principale è la mancanza di risorse finanziarie, nonostante la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 130 del 2023, abbia dichiarato il differimento del pagamento del TFS contrastante con il principio di giusta retribuzione.

Licenziamento (Freepik) - Lagazzettadimassecarrara.it
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Cosa aspettarsi per il futuro

La sospensione delle domande di anticipazione del TFR/TFS rappresenta un problema per molti lavoratori che avevano pianificato di utilizzare questa agevolazione per far fronte a spese importanti.

La decisione della Corte Costituzionale, che invita il legislatore a intervenire con una riforma, lascia aperta la possibilità di futuri cambiamenti. Nonostante questo, al momento, la mancanza di risorse rende incerto il futuro di questa misura.