“Amministrazioni pubbliche indifferenti”: durissimo intervento di Giannelli del WWF contro roghi privati

Rogo - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)
Il presidente del WWF di Massa-Carrara si scaglia contro la barbara usanza dei roghi appiccati dai privati cittadini: “Basta, con le buone o le cattive”.
Con l’arrivo della primavera, la problematica dei roghi appiccati dai privati cittadini nella zona di Massa-Carrara torna ad essere dirimente, a discapito delle leggi che regolamentano la materia.
Ad esempio, il Decreto Legislativo 152/2006, noto anche come Testo Unico Ambientale, stabilisce un quadro normativo rigoroso per la gestione dei rifiuti, soprattutto all’aperto. In particolare, l’articolo 256 punisce chi effettua attività di raccolta, trasporto, recupero o smaltimento di rifiuti senza espressa autorizzazione, con pene che possono includere anche l’arresto fino ai due anni e altre ammende.
Inoltre, sono vietati sia l’abbandono che la combustione incontrollata di rifiuti, pratiche purtroppo comuni e spesso segnalate nella zona di Massa-Carrara, e legate perlopiù ai piccoli proprietari terrieri o alle attività private che cercano di evitare i costi dello smaltimento legale.
La normativa è stata in seguito rafforzata dall’inserimento della legge 116/2014, che ha integrato e aggiornato alcuni disposizioni precedenti, introducendo misure per favorire la sostenibilità e l’efficientamento energetico, ma anche il contrasto agli illeciti ambientali. Ciò nonostante, i roghi, spesso appiccati in aree rurali o isolate, sono difficili da monitorare e da reprimere tempestivamente, e per questa ragione Gianluca Giannelli, presidente della sezione locale del WWF, ha invitato la comunità a un approccio più responsabile ed etico alla questione.
L’appello di Giannelli
Il presidente del WWF di Massa-Carrara ha rilevato, come riporta anche lavoceapuana.com: “Sono passati quasi 20 anni da quando l’articolo 192 del Testo Unico sull’Ambiente ha vietato di bruciare rifiuti all’aperto, comprese le sterpaglie, vegetazione e foglie derivanti dalle potature dei giardini, per gravi danni all’ambiente e alla salute pubblica“.
E ha precisato: “La legge consente la combustione di vegetazione solo per attività agricole (aziende agricole che producono in loco sempre rispettando tempi, distanze e quantitativi per ettaro), forestali o dalla manutenzione del verde pubblico gestito dai Comuni, sperando sempre che poi utilizzino i mezzi meno inquinanti, come quello di smaltirlo creando compost“.

I rischi per la Salute pubblica
A rendere ancora più problematica la tematica dei roghi illegali è anche la particolare conformazione dell’area, secondo Giannelli: “Purtroppo, il nostro territorio, chiuso come una sacca tra Apuane e il mare, crea una vera e propria camera a gas per chi vi abita, particelle cancerogene sottilissime che, assorbite dai polmoni, creano un danno alla salute, con l’aiuto dei Comuni del nostro comprensorio che, in dispregio alle leggi, autorizzano illegalmente di bruciare vegetazione, con disposizioni che nessuno controlla e verifica, a tutte le ore del giorno e della notte. Dalla battigia, al viale a mare, tra le case, vicino alle scuole e ospedali, insomma, bellissime giornate di sole rovinate da fumi, e la salute di noi cittadini messa a dura prova dall’ignoranza e dall’indifferenza delle Amministrazioni pubbliche, molto distratte in merito“.
Giannelli ha infine concluso: “È arrivata l’ora di dire basta, con le buone o le cattive, a questa usanza incivile, e il WWF Massa-Carrara farà di tutto per far rispettare tali normative: non si dovrà più vedere fumi ammorbare l’aria. Le sanzioni di migliaia di euro, reati penali con ulteriori giorni di carcere ed eventuali cause civili sono un deterrente per migliorare l’ambiente e la salute di tutti noi“.