“Nascondete i soldi, si torna al contante”: il messaggio del Governo è chiaro | Togliete i soldi dalle banche o perderete tutto

Soldi contanti (Foto di Gerd Altmann da Pixabay) - lagazzettadimassaecarrara.it
Marcia indietro da parte del Governo: ora è meglio utilizzare i contanti. Anzi, meglio toglierli proprio dalle banche.
Negli ultimi anni, in molti Paesi c’è stata una forte spinta verso l’eliminazione del contante a favore dei pagamenti digitali o di metodi comunque tracciabili.
Questo soprattutto grazie ai vantaggi che i pagamenti elettronici promettono, come appunto la tracciabilità delle transazioni che favorisce la lotta all’evasione fiscale e al contrasto al riciclaggio di denaro sporco.
Tuttavia oggi pare proprio che il Governo voglia fare un passo indietro, e incoraggiare i cittadini a non abbandonare l’utilizzo delle banconote e delle monete.
Ma come mai questo cambio di rotta? I cittadini sono confusi, sembra che non si riesca a prendere una decisione netta sulla questione.
Meglio utilizzare i contanti: cambio di rotta del Governo
Il bello è che anche a livello internazionale Paesi come la Norvegia e la Svezia, che pure sono stati pionieri nell’introduzione dei pagamenti digitali, stanno iniziando a rivedere la loro posizione sulla questione. In Svezia, ad esempio, il Governo ha avviato una serie di misure per incentivare i cittadini a conservare del denaro contante.
Questo cambio di direzione fa riflettere sulle possibili implicazioni di una transizione totale verso i pagamenti digitali. Se da un lato si è cercato di spingere verso una società senza contante per motivi di efficienza e sicurezza fiscale, dall’altro lato però oggi emergono i rischi associati alla dipendenza dalle tecnologie digitali. In che senso?

Nuova decisione in vista?
Il problema, sollevato dalla già citata Svezia, riguarda la sicurezza a livello informatico. La situazione che sta riguardando la Russia e l’Ucraina hanno spinto in Governo, alla fine dello scorso anno, ad inviare un opuscolo ai cittadini. In esso si invitava a conservare una scorta di denaro contante per prepararsi a eventuali crisi o conflitti. E di utilizzarlo regolarmente, soprattutto per le piccole transazioni quotidiane, al fine di essere pronti a fronteggiare situazioni impreviste.
C’è stata insomma una presa di coscienza: eventuali attacchi informatici possono paralizzare interi sistemi e compromettere la sicurezza finanziaria dei cittadini. E in una situazione di grande incertezza la paura di una guerra, di attacchi di hacker o anche solo di semplici malfunzionamenti, hanno evidenziato quanto possa essere vulnerabile il solo sistema di pagamenti digitali. Meglio il contante che, in tempi di incertezze globali, può ancora rappresentare un’ancora di salvezza contro la debolezza dei sistemi tecnologici. Magari affiancando i due sistemi senza far prevalere l’uno sull’altro.