Pensione di invalidità, da ora ne hai diritto anche senza malattie particolari: ti basta avere quest’età e mandare richiesta

Inps (wikimedia commons) - lagazzettadimassaecarara.it
Puoi beneficiare della pensione di invalidità anche senza particolari patologie gravi: basta fare la domanda e avviare la pratica.
La pensione di invalidità è un sostegno economico destinato a soggetti che, a causa di una grave menomazione fisica, psichica o intellettiva, non sono in grado di svolgere un’attività lavorativa in modo permanente.
Questo beneficio è regolamentato da una legge, che fissa anche i criteri per l’accertamento dell’incapacità lavorativa.
Per ottenere la pensione di invalidità infatti la persona deve dimostrare di avere una problematica tale da non riuscire a lavorare. E a stabilirne la gravità sarà una Commissione medica dell’ASL, che eseguirà i dovuti accertamenti al fine di determinare il grado di invalidità del soggetto richiedente.
Ma quello che non tutti sanno è che non è necessario avere una grave patologia o menomazione fisica. Puoi fare domanda anche senza malattie particolari. Vediamo nel dettaglio.
Pensione di invalidità: basta una domanda
La cifra che corrisponde all’assegno mensile della pensione di invalidità è determinata dalla percentuale di incapacità lavorativa. Se la percentuale è compresa tra il 33% e il 66%, l’invalidità è considerata lieve. Con una percentuale compresa tra il 67% e il 99%, si parla di invalidità medio-grave. Infine, con il 100% di invalidità, si considera la condizione di totale non autosufficienza, con conseguente diritto a numerosi trattamenti economici e assistenziali.
Per esempio l’esenzione dal ticket sanitario, che permette di accedere a servizi medici senza sostenere spese aggiuntive, O il diritto alla concessione gratuita di ausili e protesi necessarie per gestire la patologia. Ma quello che non tutti sanno è che anche senza malattie particolari, è possibile ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile. E basta fare una domanda per avviare la pratica.

Ne hai diritto anche senza particolari patologie
In effetti, uno degli eventi che può condurre al riconoscimento dell’invalidità è l’infarto. Ma solo a condizione che lo scompenso cardiaco che ne deriva sia grave. Il grado di invalidità in questi casi è suddiviso in quattro classi, dalla meno grave alla più grave. Una classe 3, per esempio, corrisponde al 75%, e oltre al sostegno economico consente l’iscrizione nelle categorie protette, utili per il collocamento mirato e per trovare un’occupazione adeguata alle proprie condizioni.
Infine è bene considerare comunque che l’Inps, che è l’Ente che si occupa di erogare i vari trattamenti pensionistici, può riservarsi di modificare o revocare del tutto l’assegno di invalidità. Potrebbe infatti accadere che durante un controllo le condizioni di salute del soggetto siano migliorate – o peggiorate – rendendo necessaria una revisione del caso.