“Approvata la tassa visita dal medico”: Anche se è quello di base devi pagare | Il Ministero della Salute l’ha deciso

Medico di base- Foto di Gustavo Fring da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Anche le prestazioni mediche erogate dal dottore di famiglia devono essere pagate: ecco quali sono le visite che non rientrano nel pacchetto “tutto incluso” previsto per l’assistenza del medico curante.
La maggior parte degli italiani pensa che ogni prestazione erogata dal medico di base sia gratuita, ma nella realtà dei fatti le cose sono ben diverse, come chiarisce una circolare del Ministero della Salute.
Alcune attività del medico di famiglia, infatti, comportano un costo per il paziente, nonostante questo tipo di professionista sia convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
Il tariffario delle prestazioni a pagamento deve essere sempre esposto in ambulatorio e riguarda soprattutto certificati non compresi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) oppure prestazioni richieste in orari non previsti dal contratto.
Tra i casi più comuni figurano le visite a domicilio non urgenti, i certificati per attività sportive non scolastiche, quelli per l’idoneità al lavoro, o ancora quelli richiesti da assicurazioni o enti privati.
Medico di base: quali sono le prestazioni gratuite e quelle a pagamento
Naturalmente, le prestazioni consuete del medico di base sono assolutamente gratuite. Non bisogna pagare per le visite ambulatoriali, le prescrizioni di farmaci, le richieste per visite specialistiche e accertamenti diagnostici, le proposte di ricovero e le cure domiciliari alternative all’ospedalizzazione. Anche i certificati di malattia per i lavoratori, quelli per la riammissione scolastica e l’idoneità sportiva in ambito scolastico non comportano costi per il paziente.
Ci sono anche alcune prestazioni sanitarie come suture, rimozione punti o vaccinazioni che possono essere offerte gratuitamente a discrezione del medico. Tutte queste disposizioni seguono le linee guida dell’Accordo Collettivo Nazionale per i Medici di Medicina Generale, che stabilisce quali attività rientrano nei compiti previsti dalla convenzione. Ad esempio, le visite richieste in orari notturni, nei giorni festivi o da pazienti non iscritti al medico sono considerate extra.

Visita medica a domicilio: quali sono le regole da seguire e i costi previsti
L’Accordo che regola il rapporto tra il medico di base e i pazienti stabilisce anche le regole di questa professione. L’Ambulatorio deve essere aperto almeno cinque giorni alla settimana, con orari proporzionati al numero di assistiti. L’orario minimo parte da 5 ore settimanali per chi ha fino a 500 pazienti, e cresce progressivamente fino a 15 ore per chi ne ha oltre 1.500. Sono previste visite a domicilio, in caso di necessità. Queste ultime devono essere richieste entro le ore 10 affinché siano effettuate nello stesso giorno.
Il medico può rifiutare la visita a domicilio, nei casi in cui ritiene che il paziente sia trasportabile. Trattandosi di un’attività che non rientra nell’elenco delle prestazioni ordinarie, alla visita a domicilio può essere attribuito un costo stabilito dal dottore stesso.