“È il bonus più alto della storia”: 150.000€ senza limiti Isee | Appena approvato dalla Meloni

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Giorgia Meloni (fonte wikicommons) - lagazzettadimassaecarrara.it

Un super bonus di 150mila euro non si era mai visto, e non c’è nemmeno il limite dell’Isee. Meglio informarsi bene a riguardo. 

Tutti i cittadini italiani sono molto attenti alle nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025, alla ricerca di eventuali agevolazioni specifiche che li possano riguardare.

Poiché la legge, come sempre, introduce numerosi bonus, da considerare in relazione agli incremento dei costi da sostenere. È fondamentale quindi verificare quali di questi siano applicabili alla propria situazione.

Ogni aiuto prevede infatti di solito requisiti minimi, come l’ISEE di riferimento e la situazione familiare, da rispettare per poter accedere alle agevolazioni.

Tra questi spicca il  bonus approvato dal Governo Meloni, definito come il più alto mai introdotto, che ammonta a circa 150.000 euro senza limite di ISEE. Ma di cosa si tratta?

Il bonus più alto della storia: 150.000 euro

Solitamente i vari bonus e agevolazioni di cui possono beneficiare i cittadini e i lavoratori spesso consistono in sconti su servizi oppure in rimborsi tramite la dichiarazione dei redditi. In alcuni casi particolari poi vengono erogate direttamente somme di denaro, come nel caso delle carte servizi prepagate.

Tuttavia, la maggior parte di questi benefici è strettamente legata a un fattore determinante: la situazione reddituale del richiedente. In pratica, quasi sempre è previsto un limite ISEE per potervi accedere. Unica eccezione riguarda il bonus da 150.000 euro di cui abbiamo accennato, che non prevede alcun limite ISEE. Ma in cosa consiste questo bonus? Lo vediamo subito.

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Bonus (Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay) – lagazzettadimassaecarrara.it

Non hai limite di Isee

Innanzitutto  è importante precisare che in realtà chiamarlo bonus è un po’ improprio, poiché si tratta di una agevolazione fiscale, che consente di dedurre determinate spese. Tuttavia, questa misura non è destinata a tutti, ma esclusivamente alle imprese. In particolare, riguarda la possibilità di dedurre le spese di rappresentanza, ossia quei costi sostenuti da professionisti e aziende per attività (svolte gratuitamente) finalizzate a migliorare l’immagine dell’impresa, creare nuovi contatti e incrementare la produttività, come spiega anche bonusepagamenti.it.

Naturalmente, esistono dei limiti riguardo all’importo che può essere dedotto, che viene calcolato come una percentuale dei ricavi dell’impresa. Per fare qualche esempio, il sito riporta le seguenti percentuali: “1,5% dei ricavi e proventi fino a 10 milioni di euro; 0,6% dei ricavi e proventi tra 10 e 50 milioni di euro; 0,4% dei ricavi e proventi oltre i 50 milioni di euro”. Quindi “un’impresa con un fatturato di 10 milioni di euro può arrivare a dedurre fino a 150.000 euro (1,5% di 10 milioni) di spese di rappresentanza”. Si tratta di una cifra significativa che può risultare vantaggiosa per l’impresa ma anche per i lavoratori, sebbene non si tratti di un vero e proprio bonus.