Autostrada, ora con il telefono vedono a che velocità andavi: ti multano senza tutor né nulla | Migliaia di persone già sanzionate

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Autovelox (foto di Andreas Ebner da pexels) - lagazzettadimassaecarrara.it

Non c’è più bisogno di autovelox o tutor in autostrada: ti multano anche utilizzando solo il telefono. Meglio spegnerlo.

Gli autovelox sono strumenti fondamentali per garantire la sicurezza sulle strade, e la loro funzione principale è quella di agire da deterrente contro la velocità eccessiva.

In particolare lungo le autostrade, dove le velocità sono generalmente più elevate e il rischio di incidenti gravi è maggiore,  diventano essenziali per prevenire tragedie.

La loro presenza costante obbliga i conducenti a mantenere un comportamento più responsabile, sapendo che un eccesso di velocità può essere prontamente rilevato e sanzionato. In questo modo, si riduce la probabilità di comportamenti temerari e si promuove una guida più sicura.

Ma adesso non sarà facile sfuggire alle multe, perché non c’è più bisogno né di autovelox né di altri strumenti visibili che rilevano la velocità: basterà il telefono.

Autostrada: niente autovelox, basta il telefono

Oggi  l’evoluzione tecnologica ha portato con sé una nuova forma di sorveglianza, quella che riguarda i nostri dispositivi mobili. Parliamo  di una nuova era di controllo, in cui non sono solo gli strumenti posizionati lungo la strada a raccogliere informazioni, ma anche i dispositivi che ogni giorno portiamo con noi. E ciò non è necessariamente una violazione della nostra privacy, ma piuttosto una ulteriore misura di sicurezza che permette di individuare i trasgressori in modo più efficace.

Ma come può un telefono per monitorare la nostra velocità? E in che modo possiamo evitarlo?

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Controllo autovelox (Foto di Michael Schwarzenberger da Pixabay) – lagazzettadimassaecarrara.it

Cosa sta succedendo sulle nostre strade

In effetti c’è stato un caso di cronaca in cui un telefono ha fatto condannare un automobilista a dir poco irresponsabile. L’uomo ha cercato di evadere il pagamento dei pedaggi autostradali, riuscendo nell’intento per un lungo periodo. Il suo trucco? Semplice ed efficace:  passare velocemente attraverso i caselli sgusciando prima che la sbarra si abbassasse, ponendosi  al seguito della macchina davanti a lui.

Notato, non è stato facile risalire alla sua identità, in quanto l’auto utilizzata erano intestata ad altri. Allora le autorità sono riuscite a  ricostruire  i suoi spostamenti analizzando i segnali provenienti dal suo cellulare che si attaccava via via alle celle presenti sulle strade. L’individuo è stato condannato a oltre un anno di carcere e una multa consistente, ma la vicenda rappresenta anche un insegnamento per noi tutti: non importa quanto tenti di sfuggire ai controlli, il tuo cellulare è una traccia costante che può incastrarti ovunque tu sia. Come avere un GPS addosso sempre attivo.