“Il miglior isolante al mondo”: lo usavano gli antichi romani e funziona sempre I Altro che cappotto termico

Colosseo- Foto di C1 Superstar da Pexels-LaGazzettadiMassaeCarrara.it
Fin dall’antichità si pensava all’isolamento termico delle abitazioni: ecco il materiale che veniva usato dai Romani e che si distingue anche oggi per efficacia e funzionalità.
Isolare le abitazioni dal freddo è un’esigenza che accomuna tutte le epoche. Già gli antichi romani, pur senza conoscere il concetto di efficienza energetica, sapevano come proteggersi dalle basse temperature.
In un momento storico in cui non esistevano né termosifoni né climatizzatori si ricorreva già a soluzioni naturali e intelligenti. Tra queste, spicca l’uso della corteccia di quercia da sughero, un materiale oggi rivalutato anche nell’edilizia contemporanea.
Con l’aumento del costo dell’energia e l’attenzione crescente alla sostenibilità, il ritorno a materiali naturali sta quindi diventando una necessità. Anche la la scienza conferma l’efficacia di queste soluzioni.
Non tutti sanno, infatti, che il sughero è uno degli isolanti termici più performanti presenti in natura. Leggero, durevole, con una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria, offre un’ottima barriera contro la dispersione di calore. Proprio per questo motivo era già impiegato duemila anni fa.
In che modo il sughero veniva utilizzato per isolare le case già ai tempi degli Antichi Romani
I Romani, celebri per strade, acquedotti e architetture imponenti, conoscevano anche i segreti dell’isolamento termico. Utilizzavano la corteccia del sughero, mescolata con argilla e altri materiali locali, per rivestire le pareti delle abitazioni. Questa sostanza naturale agiva come uno scudo naturale contro il freddo.
Grazie ad una tecnica rudimentale si riuscivano a tenere le case calde in inverno e fresche in estate, sfruttando solo risorse disponibili sul territorio. La resistenza del sughero all’umidità e agli sbalzi termici lo rendeva particolarmente adatto anche per le abitazioni più esposte alle intemperie e posizionate nelle aree più esterne delle antiche cittadine romane.

Perché il sughero viene utilizzato nell’edilizia moderna per l’isolamento domestico
Oggi il sughero è tornato alla ribalta come materiale particolarmente efficace per tenere al caldo la casa. Numerose aziende specializzate in bioedilizia lo impiegano per creare biomalte, rivestimenti murali e vernici termoisolanti. Il principio resta identico a quello che spinse i Romani ad usarlo tempo addietro: sfruttare la bassa conducibilità termica del materiale per evitare la dispersione di calore.
Nel settore dell’edilizia moderna il sughero viene trasformato in pannelli, intonaci e schiume naturali che non solo isolano, ma rispettano l’ambiente. A differenza dei cappotti sintetici, questi prodotti non rilasciano sostanze tossiche e sono completamente riciclabili. Questa soluzione, oltre ad essere sostenibile, garantisce un comfort abitativo stabile, perché riesce a regolare anche l’umidità interna delle abitazioni.