Smartphone proibiti negli uffici pubblici: il divieto è totale | Vanno chiusi a chiave nell’armadietto

La Francia ha implementato una nuova misura per vietare l'utilizzo dei cellulari nelle scuole - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva
La nuova misura legislativa vieta l’utilizzo dei dispositivi mobili nella gran parte degli istituti scolastici.
Il cellulare è ormai una parte integrante della nostra vita quotidiana. A prescindere che venga utilizzato per necessità o svago, è sempre con noi, sia dentro che fuori casa. Questa situazione però presenta anche dei lati negativi, soprattutto tra i giovani.
Infatti l’utilizzo del dispositivo può causare non solo dipendenza, ma anche disturbi del sonno, deficit di attenzione e comportamenti antisociali. Ecco perché alcuni governi hanno iniziato a correre ai ripari cercando delle soluzioni permanenti per arginare il problema.
Si è quindi pensato di dare il via ad un nuovo progetto ideato dal Ministero dell’Istruzione, che consiste nell’effettuare una pausa digitale giornaliera nelle scuole del Paese. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste e quali sono gli obiettivi che il governo pensa di ottenere.
Uno stop digitale forzato
Uno dei primi paesi a muoversi in merito all’uso dello smartphone negli istituti scolastici è stata la Francia, che ha deciso di implementare delle regole più severe, imponendo che i dispositivi degli studenti rimangano spenti e risposti negli zaini o negli armadietti durante l’orario di scuola.
Il Ministro dell’istruzione, Élisabeth Borne, ha affermato che l’obiettivo principale è ridurre l’esposizione agli schermi e promuovere ambienti di apprendimento più favorevoli: “In un momento in cui l’uso degli schermi è ampiamente messo in discussione a causa dei suoi numerosi effetti nocivi, questa misura è essenziale per il benessere e il successo scolastico dei nostri bambini“.

A chi è rivolto il divieto
La misura messa a punto dal governo francese è rivolta a tutti gli studenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. Come accennato in precedenza, quest’ultima fa parte di un ampio programma pilota di cui hanno preso parte più di 50 mila studenti in 180 scuole. Durante la sperimentazione, gli studenti hanno fatto una pausa digitale giornaliera, la quale secondo il Ministro dell’Istruzione, ha avuto un effetto positivo sul clima scolastico.
La Francia non è stata l’unico paese a legiferare in materia. Altri Paesi che hanno adottato politiche simili sono gli Stati Uniti, il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Cina, l’Australia e la Nuova Zelanda. In molti casi, le norme vengono attuate in maniera graduale o a livello locale, con il coinvolgimento di presidi, insegnanti e famiglie nella definizione delle restrizioni.