Massa, paura all’Ospedale delle Apuane: raptus violento di un uomo che ha sfondato la medicheria

Ospedale - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pexels)
L’episodio è accaduto lo scorso 20 aprile: i sindacati hanno richiesto un vertice urgente con i dirigenti del NOA per tutelare il benessere di personale e pazienti.
Si torna a parlare di sicurezza negli ospedali e nei Pronto Soccorso italiani. Le aggressioni al personale sanitario, infatti, costituiscono un fenomeno in preoccupante aumento: secondo i dati Enpam-Eurispes, solo nel 2024 si sono registrati circa 18.000 episodi, con un incremento del 38% negli ultimi 5 anni.
Il primato appartiene alla Lombardia, che ad oggi detiene il 30,9% dei casi, ma anche le altre Regioni non sono immuni da eventi analoghi: tra le cause più diffuse vi sono le lunghe attese, le carenze organizzative e il definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, da tempo soggetto a tagli e ridimensionamenti.
L’ultima segnalazione arriva dall’Ospedale delle Apuane di Massa dove, il 20 aprile scorso, un paziente psichiatrico avrebbe compiuto un grave atto inconsulto nei confronti della struttura, rischiando di coinvolgere nel suo raptus anche il personale e i pazienti presenti alla scena.
Ecco un breve riepilogo dei fatti ne la reazione dei sindacati, che ora pretendono un vertice d’urgenza con i dirigenti del NOA per scongiurare la possibilità che in futuro si ripresenti la medesima situazione.
L’aggressione al NOA di Massa
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, in stato di evidente stress, avrebbe sfondato verso le 6:30 la porta della medicheria utilizzando un estintore, rischiando così di colpire e travolgere non solo il personale presente, ma anche i pazienti nell’area.
Si è reso quindi necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine, che una volta sopraggiunte in loco sono riuscire a neutralizzare l’aggressione. Sebbene non siano stati riportati feriti gravi, l’episodio ha evidenziato le evidenti criticità nella gestione dei pazienti con disturbi psichiatrici e la carenza di strutture adeguate – come le REMS (Residenze per l’Esecuzione di Misure di Sicurezza) – nel territorio. I sindacati hanno infatti espresso la loro preoccupazione, e richiesto un incontro urgente con i dirigenti del NOA, al fine di pianificare una strategia congiunta per evitare fenomeni simili in futuro.

I sindacati: “Un fatto molto grave”
“È evidente che è soltanto per un colpo di fortuna che non ha rivolto l’estintore verso uno dei dipendenti” – hanno asserito i sindacati – “Ci troviamo comunque di fronte a un fatto molto grave, per quanto accaduto e per gli esiti che avrebbe potuto avere“.
I sindacati hanno quindi richiesto un incontro con la direttrice generale dell’USL Toscana Nord Ovest, Letizia Casani, e con i direttori di dipartimento, spiegando: “Quanto accaduto il 20 aprile ha esposto il personale in servizio e i pazienti a un grave rischio per la propria incolumità fisica. Riteniamo sia utile entro e non oltre 10 giorni istituire un tavolo sindacale al quale siano presenti tutti i dirigenti“. Per poi concludere: “Se a tale nostra richiesta non sarà dato riscontro, ci riserviamo ulteriori azioni“.