Massa-Carrara: denuncia della Fp-Cgil Vvf in una lettera inviata al Prefetto Aprea “Carenza di Vigili del Fuoco”

Vigili del Fuoco - Lagazzettadimassaecarrara.it (Fonte Pixabay)
La Fp-Cgil Vvf avanza una richiesta al Prefetto Guido Aprea: servono almeno 10-15 nuove unità nel Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco di Massa-Carrara.
Nel panorama delle Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco rivestono senza dubbio un ruolo cruciale nella prevenzione e nella gestione delle emergenze.
Il loro motto “Flammas domamus, donamus corda” (“Domiamo la fiamma, doniamo il cuore“) si riflette infatti in una vasta gamma di interventi salvifici per l’ambiente e per la comunità, dal contrasto agli incendi alla gestione delle calamità naturali, senza dimenticare i crolli strutturali, le fughe di gas e il recupero di cittadini in pericolo, operando spesso in contesti ad alto rischio.
Attivo dal 1939, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ad oggi conta circa 40mila unità, coordinate dal Ministero dell’Interno. Per quanto riguarda il territorio di Massa-Carrara, però, il numero di pompieri risulterebbe inferiore alle necessità dell’area, come denunciato dalla Fp-Cgil Vvf in una lunga lettera destinata al Prefetto Guido Aprea.
Di seguito, le argomentazioni esposte dal sindacato ufficiale dei Vigili del Fuoco e le richieste avanzate.
La lettera al Prefetto della Fp-Cgil Vvf
La sezione Cgil dei Vigili del Fuoco di Massa-Carrara ha recentemente inviato una richiesta formale al Prefetto Guido Aprea e ai vertici nazionali del Corpo, chiedendo il reclutamento di nuove unità.
Nella missiva si evidenzia infatti una grave carenza di personale che comprometterebbe il dispositivo minimo di soccorso nella Provincia: secondo il sindacato, il Comando di Massa-Carrara attualmente dispone di sole 114 unità operative, contro le 168 previste dal Decreto del 7 maggio 2024. Mancherebbero all’appello, quindi, 54 unità (lacuna aggravata dalle 17 unità parzialmente idonee e dalle 6 in lunga malattia), e la situazione sembra destinata a peggiorare. Per molti Vigili del Fuoco si prospetta infatti il pensionamento, e l’età avanzata del personale attivo rischia di implementare gli infortuni e le assenze per malattia. Il basso numero di Vigili, distribuiti su quattro turni e tre sedi, non garantirebbe perciò il livello minimo di soccorso sul territorio, mettendo a rischio non solo la sicurezza della popolazione, ma anche l’incolumità degli operatori stessi.

Le richieste del sindacato
La Fp-Cgil Vvf ha concluso la lettera con un appello, in cui propone l’assegnazione di almeno 10-15 nuove unità al termine dei corsi di formazione per i 99° e 100° Allievi Vigili del Fuoco Permanenti, in modo da portare a 22 gli operatori per turno.
E ha precisato infine: “Sulla scia di tutto ciò, il personale amministrativo si trova nella stessa identica situazione: l’assenza per l’invio a corsi formativi provocherebbe il blocco di interi settori“.