Viaggi, scoperta in Italia la vera Terra degli Hobbit: case da fiaba scavate nella collina | Sembra di sognare a occhi aperti

Pietragalla

Pietragalla ospita delle piccole strutture che ricordano la case degli elfi - Lagazzettadimassaecarrara.it - foto Canva

Nel cuore della Basilica si nasconde un fantascientifico paesello, il cui fascino lo ha reso celebre tra gli amanti del Signore degli Anelli.

La Terra degli Hobbit non è così lontana come si pensa. L’universo immaginario che ha dato vita alla celebre saga del Signore degli Anelli, negli anni ha conquistato il cuore e l’affetto di decine di milioni di persone in tutto il mondo.

Ciò che ha catturato la loro attenzione, oltre alla razza umanoide protagonista del romanzo fantasy sul quale è stata basata la successiva reinterpretazione cinematografica, è la pittoresca cornice nella quale si è svolta l’intera sceneggiatura.

Quest’ultima è stata girata perlopiù in Nuova Zelanda, un paese che ospita paesaggi ricchi di vegetazione, spiagge tropicali e montagne alpine. Ma le stesse caratteristiche si ritrovano con sorpresa in provincia di Potenza, e nello specifico nell’affascinante e coinvolgente paese di Pietragalla.

Pietragalla, la nuova Terra fantasy

Caratterizzato da uno scenario rupestre verde-giallastro, Pietragalla presenta una meravigliosa unicità rappresentata dalle numerose costruzioni sparse lungo l’intero paese. Ma non si tratta di abitazioni tradizionali. Infatti sono chiamate Palmenti, un termine dialettale che si riferisce a delle piccole strutture edificate con pietre di fiume e sabbia, e ora semi-nascoste da una folta vegetazione.

Le loro dimensioni fanno correre l’immaginario collettivo perché assomigliano a delle vere e proprie casette fiabesche abitate da elfi e folletti. Ecco perché il piccolo comune della Basilicata viene spesso paragonato alla oramai conosciutissima Terra degli Hobbit.

Pietragalla
Pietragalla ospita delle piccole strutture che ricordano la case degli elfi – Lagazzettadimassaecarrara.it – foto Canva

Alla scoperta dei Palmenti

La domanda a questo punto può sorgere spontanea: come mai nel cuore del piccolo paese di Pietragalla sono presenti delle strutture così piccole e caratteristiche? Anche se ora fungono da semplice attrazione turistica, fino a cinquant’anni fa queste ultime erano adibite alla trasformazione delle uve. Qui infatti avveniva sia la pigiatura che la fermentazione.

L’economia del borgo ruotava quasi tutta attorno vino, come dimostrato dalla sua conformazione urbana. Non a caso, è presente la Via del vino, una scorciatoia che permetteva di spostarsi in modo più rapido tra le varie case, facilitando il modo di vivere e le relazioni tra familiari e conoscenti.