La delegazione di Massa Carrara di Confindustria Toscana Centro e costa ha replicato alla decisione del sindaco Arrighi di fermare il tavolo di confronto sul lapideo: "L’amministrazione appare quantomeno confusa.Nel comunicato apparso sulla stampa, dall’amministrazione si afferma che “la concertazione proseguirà solo con i soggetti titolati a firmare i contratti nazionali”, ovvero le medesime componenti convocate al Tavolo istituzionale ieri sera, dove il sindaco, dopo aver enumerato un elenco di argomenti che non erano oggetto dell’ordine del giorno, con un comportamento plateale ha dichiarato chiusa la riunione in cinque minuti, abbandonando la seduta senza possibilità di replica.Il Tavolo istituzionale, composto dalla rappresentanza di organizzazioni sindacali e associazioni datoriali, è stato istituito a seguito di ripetute sollecitazioni solo nell’agosto scorso, dopo che per due anni l’amministrazione, forse in preda a un’ansia da prestazione, ha “dialogato” con soggetti e aggregazioni non meglio identificate, affrontando questioni complesse con modalità inconsuete, per cui non ne sono conseguiti elementi utili a un proficuo e costruttivo confronto. Conseguentemente, l’amministrazione ha emanato provvedimenti i cui contenuti particolarmente intricati appaiono quasi preordinati a provocare difficoltà all’adempimento degli impegni assunti, che le aziende erano e sono intenzionate a non disattendere. E’ infatti vero che le imprese hanno firmato una convenzione, ma si omette di dire che la convenzione è stata firmata in buona fede, senza conoscere preventivamente i modi di attuazione dei suoi contenuti, come sarebbe stato coerente e funzionale. Infatti, il Regolamento tracciabilità e il Disciplinare per la realizzazione dei progetti ex art. 21 sono stati prodotti mesi dopo la firma della convenzione, e contengono disposizioni oggettivamente farraginose unitamente a modalità operative che inducono alla predisposizione di ricorsi amministrativi.Vogliamo cogliere comunque, la prospettiva di ripristinare un canale istituzionalmente adeguato, derivante da un primo tentativo di capacità propositiva come ad esempio il tema degli “informi”, in omaggio a un principio di realtà che riconosca le diverse fattispecie dei siti estrattivi e il loro diverso impatto a seconda della tipologia di materiale presente nelle cave".